Piante

Il regno vegetale si compone di moltissime varietà che svolgono non solo funzioni estetiche, ma sono importantissime sia per la nutrizione umana che per l'equilibrio e la vita stessa del pianeta.

Sono probabilmente i primi abitanti complessi del pianeta, ed è grazie alla loro azione che l'atmosfera della terra si modificò pian piano da un ambiente composto quasi esclusivamente di anidrite carbonica a un ambiente composto da ossigeno che consente la vita di tutto il regno animale.

Probabilmente le prime piante complesse furono felci e licheni, che hanno mantenuto più o meno la loro struttura originale, con una riproduzione del tutto particolare attraverso le spore e non la semina.

I valori nutrizionali delle piante sono altrettanto essenziali per la vita sul pianeta in quanto queste, oltre a produrre ossigeno come scarto dei loro processi chimici di fotosintesi, ... continua


Articoli su : Piante


1          3      4      5      6      7      8      9      ordina per:  pertinenza   alfabetico   data  
    1          3      4      5      6      7      8      9      ordina per:  pertinenza   alfabetico   data  
      prosegui ... , costruiscono anche le molecole base della catena alimentare, gli zuccheri o carboidrati che poi andranno a costituire le molecole più complesse. Inoltre sono ricche di fibre e proteine, e contengono numerosi sali minerali che sfruttano per realizzare le molecole e cedono agli erbivori e agli onnivori nell'alimentazione che l'uomo sfrutta grazie alle tecniche agricole e ortofrutticole.

      Negli scopi ornamentali le piante danno vita ad altre numerose tecniche, quella del giardinaggio o quella del bonsai ad esempio, che vedono coinvolti numerosi appassionati, esperti e laureati, per fornire splendidi giardini che arricchiscono l'anima con le loro sensazioni estetiche ed olfattive.

      Le piante non sono dei semplici esseri viventi, ma riescono a trasmettere chimicamente con l'ambiente circostante, riuscendo a dare benessere e salute al corpo umano.Con il termine piante si indica tutto il regno vegetale, il regno delle Plantae, uno dei grandi regni con cui si classificano gli esseri viventi del pianeta. Sono esclusi dal regno delle piante i funghi e altri esseri viventi simili, classificati in un altro regno.

      Le piante sono probabilmente i primi esseri viventi complessi apparsi sulla terra, che nel tempo hanno subito l'evoluzione naturale che ha portato alle centinaia di migliaia di specie conosciute oggi.

      La scienza che studia i vegetali e il regno delle piante è la botanica, di cui il primo esponente fu lo studioso greco Teofrasto che visse nel terzo secolo avanti Cristo. Si trattava ancora di studi osservativi molto semplici, che però avevano già sviluppato molte delle caratteristiche officinali proprie delle piante. Per parlare di botanica come vera e propria scienza bisognerà attendere il sedicesimo secolo che vide anche la creazione dei primi orti botanici conosciuti. Questo secolo vide l'inizio anche delle prime spedizioni scientifiche indirizzate allo studio delle varie specie, grazie anche alle nuove rotte navigabili che aprirono le parte di numerosi paesi esotici con nuove piante da studiare. Da allora sono molti gli studiosi che hanno iniziato quella che è l'attuale classificazione botanica. All'epoca la botanica era soprattutto osservazione e descrizione, mentre oggi si fa molto affidamento alle analisi di laboratorio che hanno svelato anche i segreti più intimi delle piante, la loro struttura molecolare e la chimica che muove molte delle proprietà officinali sfruttate da millenni.Le piante, in base alle loro principali caratteristiche, come tutti gli altri esseri viventi, vengono classificati all’interno di particolari gruppi e regni. Le piante, di conseguenza, sono state inserite all’interno del regno vegetale, dal momento che possono contare su tutta una serie di aspetti ed elementi in comune, oppure di caratteristiche che permettono di differenziarle in confronto a tutti gli altri esseri viventi.

      I biologi, quindi, hanno voluto sottolineare quali siano le principali caratteristiche delle piante: in primo luogo, nel momento in cui si fa riferimento alle piante, bisogna mettere in evidenza come si parli di organismi autotrofi, ovvero che hanno quella particolare capacità di realizzare assolutamente in prima persona il nutrimento di cui necessitano per la sopravvivenza, sfruttando tutte le sostanze inerti che le circondano, come ad esempio la terra, l’aria, l’acqua e la luce.

      Dobbiamo sottolineare , inoltre, come le piante abbiano la particolare capacità di realizzare quel processo chimico che viene chiamato fotosintesi clorofilliana: in poche parole, per poter rimanere in vita, le piante vanno ad utilizzare una specifica reazione dal punto di vista chimica per la quale l’anidride carbonica e l’acqua, tramite il sole e la clorofilla, vengono fatte diventare ossigeno e zuccheri, ovvero degli elementi che compongono il principale nutrimento delle piante.

      Infine, non dobbiamo dimenticare come le piante si caratterizzano per essere degli organismi che sono formate da delle cellule eucariote, ovvero che possono contare su un nucleo perfettamente definito e differenziato rispetto al resto della cellula.

      Le piante dell’età odierne si sono sviluppate a partire da tutta una serie di alghe verdi che sono comparse sul nostro pianeta circa 450 milioni di anni fa: da quel momento in poi, però, il regno vegetale ha dovuto affrontare un percorso di mutazione continua, in maniera tale da potersi adeguare ad ogni tipologia di ambiente e svilupparsi in tanti luoghi differenti.

      Nonostante le aree che si prestano maggiormente alla crescita ed allo sviluppo delle piante siano quelli molto luminosi, piuttosto caldi ed, al tempo stesso, umidi, le piante riescono a poter sfruttare delle particolari capacità che consentono di vivere anche all’interno di zone particolarmente ostiche, come ad esempio i deserti piuttosto che i due poli.

      In tutte le regioni caratterizzate da un clima estremamente arido, dobbiamo sottolineare come le piante sono in grado di adeguarsi senza particolari problemi ad un clima particolarmente caldo e secco, visto che le foglie hanno la capacità di riuscire ad immagazzinare delle quantità davvero molto importanti di acqua e, anche grazie al rivestimento che le ricopre, possono controllare e contrastare facilmente l’evaporazione.

      In tutte le varie zone che si trovano al Polo Sud che ovviamente non sono coperte da delle lastre di ghiaccio, bisogna sottolineare come siano in grado di svilupparsi piante del calibro di muschi e licheni, che si caratterizzano per riuscire ad opporre un ottimo livello di resistenza e, nel caso in cui le condizioni climatiche siano particolarmente svantaggiose, entrano in una sorta di letargo.

      Le piante si caratterizzano per essere formate, nella maggior parte dei casi, da tre strutture ben definite, che si possono anche chiamare organi, che sono in grado di svolgere rispettivamente delle funzioni vegetative ben precise.

      Stiamo facendo riferimento alla radice, al fusto ed alla foglia, che si possono certamente considerare come le parti più importanti di una pianta.

      Prima di tutto, la nostra attenzione deve sicuramente andare alle radici, che si caratterizzano per essere quegli organi che assolvono il compito di assorbire l’acqua, ma anche i Sali minerali che si trovano in essa. Interessante sottolineare come le radici si possano sviluppare a livello superficiale oppure crescono in profondità: ad ogni modo, sono quegli organi che permettono anche di garantire alla pianta una certa stabilità, senza dimenticare come siano coinvolti all’interno del processo di produzione degli ormoni e in un gran numero di processi di simbiosi.

      Un’altra parte importante delle piante è rappresentata dal fusto, che si caratterizza per essere la vera e propria struttura portante, visto che svolge delle funzioni in comune con le radici, ma soprattutto, mediante i canali vascolari, rappresenta una sorta di legame tra le strutture in grado di assorbire le sostanze nutritive e quelle, invece, che le producono.

      L’organo delle piante che si caratterizza per essere rivolto alla cattura dell’energia del sole è certamente rappresentato dalle foglie, che immagazzina energia dando vita a quel processo che prende il nome di fotosintesi clorofilliana.

      Nel momento in cui si parla di piante da giardino, tra quelle maggiormente diffuse non possiamo che trovare anche l’acero.

      L’acero si può considerare uno degli alberi maggiormente comuni, soprattutto in virtù del fatto che si caratterizza per essere in grado di crescere praticamente sia in pianura che in montagna, fino ad un’altitudine pari a 1500 metri.

      Si tratta di una pianta piuttosto semplice da coltivare, dal momento che non richiede delle cure colturali particolari, anche se ovviamente si caratterizza per avere un elevato livello di resistenza nei confronti dei cambiamenti del clima, ma anche in relazione alle escursioni termiche.

      Inoltre, non dobbiamo dimenticare come diverse specie di acero si caratterizzino per essere in grado di raggiungere delle altezze davvero notevoli, visto che possono arrivare anche a ben venti metri di altezza in alcuni casi.

      Inoltre, in commercio c’è anche la possibilità di acquistare delle varietà di acero che si possono definire ornamentali che non crescono più di una certa altezza e, proprio per tale ragione, risultano essere un’ottima soluzione anche per dei giardini di ridotte dimensioni.

      Non dobbiamo dimenticare come le piante di acero, dal punto di vista colturale, siano essenzialmente rustiche ed eleganti, ma che soprattutto riescono a svilupparsi senza particolari problemi anche nel momento in cui si sviluppano all’interno di terreni piuttosto asciutti e, al tempo stesso, anche notevolmente profondi e, in ogni caso, leggermente sabbiosi.

      Quando scegliamo le piante per il nostro giardino, dobbiamo tenere in considerazione molti fattori, soprattutto climatici in relazione all'area geografica in cui ci troviamo, ma anche di diverse esigenze, come quelle estetiche, e perché no, quelle di vivibilità e piacevolezza sensoriale.

      Se la piacevolezza sensoriale, come i profumi e gli odori delle nostre piante, è esclusivamente soggettiva, al pari del senso estetico, le esigenze di vivibilità del giardino, soprattutto nelle fresche sere d'estate, rappresentano invece delle scelte ben determinate, soprattutto in relazione al piacere di passare le ore serali nel proprio spazio verde senza il fastidio di alcuni insetti molesti.

      Ad esempio, quando si ha la fortuna di avere un ampio spazio verde a disposizione, si deve pensare con quali piante si intende arredare il proprio giardino. In Italia, dove a differenza di molti paesi del nord non è diffusa l'abitudine e il piacere di avere case con piccoli giardini sul retro, come nel caso inglese, le case che hanno a disposizione la possibilità di coltivare il proprio giardino sono per lo più dislocate al di fuori delle città. La città con il suo smog tiene naturalmente lontani molti insetti fastidiosi, cosa che non avviene però in campagna, dove invece questi insetti prolificano indisturbati.

      Quindi, oltre alle piante che sceglieremo a seconda dei nostri gusti, è importante fornire il nostro giardino anche di qualche specie utile ad allontanare, in modo naturale, quegli insetti molesti, come mosche e zanzare, senza disturbare invece quelli utili, che aumentano i livelli organici del terreno e favoriscono il loro nutrimento e l'impollinazione.

      Tra le più utilizzate e piacevoli per l'uomo possiamo utilizzare il geranio, la lavanda, la melissa, il limone, il bergamotto o l'eucalipto. Le più conosciute sono il geranio, utilizzato anche sui balconi cittadini, e la melissa, meglio nota come citronella, per il suo splendido profumo di limone.

      Oltre a queste, potrete piantare del basilico, utile anche in cucina. Scegliere una o più di queste piante, vi aiuteranno a godere del vostro giardino senza l'assillo di zanzare e mosche, che al contrario dell'uomo, non sopportano gli aromi emanati da queste specie.

      Con il termine piante si intendono le numerosissime specie viventi vegetali, più di 350.000, appartenenti al regno delle Plantae, il variegato mondo verde fatto di alberi, arbusti, piante erbacee, piante succulente (volgarmente dette grasse), cespugli, muschi, felci e molte altre che la natura ha prodotto in milioni di anni di evoluzione.

      Inizialmente si pensa che la terra fosse popolata dalle specie più elementari, felci, muschi e licheni, successivamente evolutisi in angiosperme, ovvero piante che utilizzano la fecondazione sessuale tramite fiori di diverso sesso, con la successiva fruttificazione e generazione di semi. Aggi le angiosperme sono la maggioranza con oltre 250 mila specie rispetto alle 100 mila Crittogame, ovvero quelle piante primordiali che si riproducono per diffusione di spore, come i funghi, i licheni, i muschi e le felci. Queste non sono dotate di organi sessuali visibili, i fiori, e non producono semi, ma spore non fecondate diffuse tramite l'azione dei venti. Le spore sono cellule disidratate in grado di generare esseri viventi uguali alla pianta madre. Grazie alla disidratazione possono resistere a tutte le avversità in attesa di trovare delle condizioni ambientali favorevoli al loro sviluppo. A differenza delle angiosperme, che prevedono l'unione cellulare tra due diversi esseri viventi, le Crittogame non hanno bisogno di esemplari maschi e femmina per la riproduzione. Questo ha fatto si che queste piante siano praticamente invariate dalla notte dei tempi.

      Le piante hanno comunque tutte in comune la caratteristica di essere organismi autotrofi, ovvero di produrre e creare i loro stessi nutrienti autonomamente con i processi di fotosintesi partendo da elementi inorganici quali i minerali, l'acqua e altri. Sono composte quindi da cellule molto evolute in grado di generare vita e nuovi composti chimici.Non tutti vivono in tranquille campagne circondati dalla natura, dove le piante crescono copiose e in salute, dove ovunque ti giri vedi verde. Anche chi vive nelle jungle urbane può sentire il bisogno di avere un contatto con la natura, anche senza avere particolari conoscenze o il classico “pollice verde”. E' possibile, con poco sforzo, far crescere dentro casa le proprie piante, così da soddisfare il proprio desiderio di “natura”. Inoltre recenti studi hanno certificato che avere piante in casa fa decisamente bene, oltre a cambiare radicalmente la “vivibilità” di una casa.

      Però bisogna tenere presente che le piante non sono un mero oggetto da arredamento, sono esseri viventi come noi ed hanno bisogno di attenzioni, anche se poche, ma comunque bisogna dedicargli qualche momento della nostra giornata affinchè crescano forti ed in salute. Alcune piccole accortezze possono fare in modo che i nostri “amici verdi” si sviluppino rigogliosi: è fondamentale per le piante la luce, senza di essa non avviene il procedimento di fotosintesi e non permettono la crescita dei fiori, quindi tenete presente che le piante, più sono colorate e più hanno bisogno di luce. Inoltre durante primavera ed estate hanno più bisogno di luce rispetto al periodo invernale, dove in quei mesi possono stare più lontani dalla luce senza risentirne troppo. Poi ogni tipo di pianta ha bisogno di diverse attenzioni, dalla quantità di acqua al tipo di terriccio da usare, alla grandezza e profondità dei vasi e alla temperatura degli ambienti in cui si trovano. Per esempio nei mesi che vanno da Marzo fino a Settembre, le piante sono in un periodo particolarmente florido, quindi necessitano di più acqua. E' meglio utilizzare, se possibile, acqua piovana, o al limite anche quella di casa, ma prima di versarla bisogna aspettare che il cloro presente si dissolva, quindi basterà aspettare un po'.

      In queste pagine cercheremo di aiutarvi nello scegliere il tipo di pianta più adatta a voi, vi spiegheremo le loro origini e il tipo di cure di cui hanno bisogno.In relazione alle caratteristiche particolari , quindi, ciascun essere vivente si caratterizzata per essere differenziato all’interno di gruppi e di regno estremamente precisi. Le piante, infatti, si caratterizzano per appartenere al regno vegetale, dal momento che possono contare su delle caratteristiche simili o che le pongono in sostanziale differenza e contrasto rispetto a tutti gli altri vegetali presenti in natura.

      Non dobbiamo dimenticare come i biologi abbiano sottolineato diverse volte quali siano le caratteristiche che consentono di distinguere le piante da tutte le altre specie vegetali: giusto per fare qualche esempio specifico, dobbiamo mettere in evidenza come le piante siano degli organismi del tutto autotrofi, ovvero hanno la capacità di produrre da sé il nutrimento di cui hanno bisogno, andando ad impiegare gli elementi che caratterizzano gli ambienti circostanti, come ad esempio l’aria, la terra, la luce e l’acqua.

      In natura abbiamo la possibilità di trovare più di 400000 specie di piante, tra cui ovviamente c’è una distinzione in relazione a tutta una serie di aspetti, tra cui ovviamente la forma, così come la dimensione e la struttura. Alcune piante, giusto per fare un esempio, hanno la possibilità di poter contare su un sistema vascolare che consente di trasportare l’acqua e tutti i vari elementi nutritivi, mentre altre non hanno una struttura del genere e, per svilupparsi, devono adattarsi all’ambiente in cui vivono (in questo caso l’esempio perfetto è il muschio).

      Quando si parla di piante si fa riferimento a tutte quelle specie che fanno parte del regno vegetale : in poche parole, si tratta di più di 260 mila specie di organismi che si caratterizzano per essere autotrofi e per avere una struttura pluricellulare.

      Tra gli altri, dobbiamo certamente mettere in evidenza la presenza delle alghe, delle felci, delle piante erbacee, di quelle arbustive, ma anche di quelle arboree che sono praticamente diffuse in tutto il pianeta.

      Le piante si caratterizzano per avere delle forme, dimensioni e strutture particolarmente differenti, visto che si parte dai piccoli muschi non vascolari e si arriva fino alle sequoie giganti, che si caratterizzano proprio per essere i più grandi organismi viventi presenti sul nostro pianeta.

      Infatti, proprio le sequoie giganti, si caratterizzano per essere in grado di trasportare acqua e tanti Sali minerali, mediante il loro complesso sistema vascolare, per arrivare fino ad un’altezza pari a 100 metri.

      Il fusto si deve considerare la struttura portante della pianta, ma è sicuramente accompagnata da altri due organi fondamentali, che sono rappresentati dalle radici e dalle foglie.

      Il fusto si caratterizza per avere numerose caratteristiche in comune con la radici e, sfruttando i canali vascolari, rappresenta una sorta di collegamento tra tutte le varie strutture che vanno ad assorbire l’acqua e i Sali minerali in essa contenuti (ovvero le radici) e quelle strutture che invece si dedicano alla cattura dell’energia solare ed alla produzione di numerose sostanze nutritive (ovvero le foglie).

      Nel momento in cui si fa riferimento alle piante di giardino, non si può certamente evitare di prendere in considerazione quella pianta che prende il nome di Verbena, che si caratterizza per essere piuttosto frequentemente la soluzione ideali per i giardini tradizionali.

      Infatti, la verbena si caratterizza per essere sempre in grado di decorare notevolmente lo spazio verde in cui viene inserita, soprattutto in ragione del fatto che è in grado di produrre dei fiori dalla colorazione estremamente differente.

      non dobbiamo dimenticare come la pianta di verbena si può tranquillamente coltivare in vaso, ma anche in terra, cercando sempre di collocarla in una zona tendenzialmente aperta e soleggiata.

      Inoltre, non dobbiamo dimenticare come le piante di verbena si sviluppino molto meglio nel momento in cui vengono coltivate all’interno di terreni tendenzialmente ricchi di sostanze organiche, mentre non riesce ad offrire un buon livello di resistenza quando viene a contatto con dei substrati poco drenati ed eccessivamente umidi, in cui è maggiormente esposta al rischio connesso alla formazione di ristagni idrici.

      Tra le altre piante che si possono trovare con elevata facilità all’interno dei giardini, non possiamo che mettere in evidenza la presenza dell’acero, che si caratterizza per essere un albero in grado di crescere sia in zone di pianura che in luoghi di alta montagna, dal momento che è in grado di svilupparsi praticamente fino a 1500 metri di quota, senza dimenticare come non richieda assolutamente delle cure particolari per la sua crescita.

      Il regno delle piante è molto vasto e variegato, con tantissime specie che possono essere suddivise per tipologia o tipo di riproduzione. La maggior parte delle oltre 350 mila specie, circa un quarto di esse, utilizza l'infiorescenza per riprodursi, e questo ne fa degli organismi spesso di straordinaria bellezza, utilizzatissimi come ornamenti dall'uomo, sia in città, in giardini pubblici e privati o in appartamenti, sia nelle zone extraurbane. Inoltre le piante forniscono moltissimi alimenti, utilizzati e sfruttati intensivamente dall'industria agroalimentare, o anche solo per uso domestico. Il settore farmaceutico è anch'esso molto coinvolto nella coltivazione delle piante, grazie a molte sostanze utili nella produzione dei medicinali. Ma anche l'erboristeria o la profumeria impiegano le piante grazie alle loro caratteristiche. Inoltre le piante sono state utilizzate per millenni come cure omeopatiche, le uniche conosciute allora, per numerose patologie, grazie a quelle sostanze contenute in esse che la biologia moderna ha soltanto confermato nel dettaglio e a livello molecolare.

      Per tipologia si possono distinguere in specie arboree, gli alberi; arbustive, gli arbusti; erbacee, le erbe; succulente, le meglio note piante grasse e molte altre.

      La caratteristica fondamentale delle piante è l'autoproduzione delle sostanze nutritive da elementi inorganici grazie al processo della fotosintesi, che viene svolto dalle foglie, sfruttando semplicemente l'acqua, il sole e i pochi nutrienti che riescono a reperire sul terreno.

      Grazie alle piante si producono dall'aria e dall'acqua le molecole base di tutta l'alimentazione della terra, con un alta produzione di carboidrati, detti anche zuccheri, come risultato di quel processo clorofilliano senza il quale probabilmente la vita non sarebbe stata possibile sul nostro pianeta.

      Un'altra funzione fondamentale è la produzione di ossigeno, essenziale per il pianeta e paradossalmente prodotto di scarto per i vegetali.Il termine piante è molto generico per intendere più di 350.000 del regno delle Plantae, composto da varietà arboree, arbustive, erbacee e molte altre come quelle ad andamento cespuglioso, o le piante succulente ma anche le più antiche, muschi e felci. Queste ultime sembra fossero inizialmente le sole a popolare la terra e hanno infatti una riproduzione diversa da quella delle piante più recenti, le angiosperme che si riproducono tramite semi dopo aver dato luogo alla fruttificazione, abilmente sfruttata dall'uomo.

      Le angiosperme rappresentano oltre 250 mila specie in confronto alle 100 mila Crittogame, rappresentate dai muschi e dalle felci, ma anche da funghi ed altre specie, che si riproducono per diffusione di spore. Le crittogame non producono quindi ne fiori, ne semi, ma solo spore che poi espellono, mentre le angiosperme hanno tutte le medesime caratteristiche e sviluppano quindi un sistema molto più complesso per la riproduzione, cosa che dà luogo ad una certa varietà genetica, cosa che invece non avviene con le crittogame che sono rimaste praticamente invariate.

      Le piante trovano larghissimo utilizzo antropologico per numerosissimi scopi, dagli ornamentali agli officinali, dai nutrizionali a quelli aromatici. Utilizzate in fitoterapia o in cucina, anche semplicemente come componenti di profumazione dei piatti, il regno delle pante è alla base della catena alimentare, e permette la vita sul pianeta grazie alla produzione di ossigeno e all'assorbimento di anidrite carbonica.In base alle proprie caratteristiche, ciascun essere vivente viene differenziato in determinati gruppi e generi. Anche le piante, come si può facilmente intuire, sono state oggetto di una classificazione, visto che hanno in comune delle caratteristiche ben precise che permettono di differenziarle da tutti gli altri esseri vegetali.

      Ad ogni modo, i biologi hanno voluto mettere in evidenza determinati aspetti fondamentali che possiamo trovare solo ed esclusivamente all’interno delle piante.

      In primo luogo, tutte le piante si caratterizzano per essere degli organismi del tutto autotrofi, ovvero che hanno la particolare capacità di produrre in via del tutto autonomo, le sostanze nutritive di cui hanno necessità, prendendo come base l’aria, l’acqua, la terra e la luce.

      In secondo luogo, non possiamo non sottolineare come le piante danno vita a quel particolare processo che prende il nome di fotosintesi clorofilliana: in poche parole, per rimanere in vita, le piante vanno ad usare una specifica reazione chimica per cui l’anidride carbonica e l’acqua, tramite il sole e la clorofilla, vengano fatte diventare degli zuccheri e dell’ossigeno.

      Inoltre, tra le principali caratteristiche delle piante, troviamo sicuramente anche il fatto di essere costituite da cellule eucariote, ovvero di cellule estremamente evolute, che possono contare su un nucleo che si può riconoscere con grandissima facilità e si caratterizza per essere separato in confronto a tutta la parte rimanente della cellula.

      In fin dei conti, dobbiamo mettere in evidenza come le cellule delle piante si caratterizzano per essere, all’interno delle pareti, decisamente ricche di cellulosa.

      Le piante si caratterizzano per essere degli organismi che fanno parte del regno vegetale e gran parte di esse si può notare di una colorazione verde, dal momento che al suo interno si trova la clorofilla, ovvero una sostanza che riesce ad assorbire l’energia del sole e a farla diventare del vero e proprio nutrimento per la specie stessa.

      Quando si parla del regno vegetale, si fa riferimento a più di quattrocentomila specie di piante che presentano un gran numero di differenze, tra cui ovviamente le dimensioni e la forma. Tante piante hanno come principale caratteristica, infatti, il fatto di riuscire a svilupparsi davvero in modo notevole, tra cui anche le sequoie giganti, mentre ci sono tante altre specie che sono alte solamente pochi centimetri.

      Indubbiamente, in natura esistono tantissimi tipi di piante, tra cui quelle che riescono a produrre ingenti quantità di fiori e tante altre che, al contrario, non sono in grado di produrne neanche uno solo, mentre ci sono alcune piante che non perdono mai le foglie e vengono definite sempreverdi, mentre ce ne sono tantissime altre che le devono abbandonare con l’arrivo della stagione autunnale.

      Alcune piante si caratterizzano per avere un sistema vascolare complesso, che garantisce la possibilità di far circolare acqua e sostanze nutritive in tutta la pianta, mentre tante altre, come ad esempio il muschio, presentano come principale caratteristica quella di non avere alcuna tipologia di sistema vascolare interno e, per tale ragione, devono adattarsi a vivere in luoghi in cui possono trarre acqua e nutrimento dall’ambiente circostante.

      Quando si parla delle piante, si vuole intendere facilmente qualsiasi tipo di specie che fa parte del regno vegetale. All’interno di questa vastissima categoria, troviamo senza ombra di dubbio le felci, ma anche le alghe, i muschi, le piante erbacee, quelle arboree e quelle arbustive, che si caratterizzano per aver avuto una diffusione praticamente sull’intero pianeta.

      Le piante possono contare su numerosi elementi di differenziazione, tra cui quello che risalta in modo particolare è sicuramente rappresentato dalle dimensioni: infatti, si parte dai piccoli muschi non vascolari, che hanno delle dimensioni davvero ridotte all’osso, fino ad arrivare a quelle specie di piante che vengono chiamate sequoie giganti.

      Le sequoie giganti si possono tranquillamente considerare come gli organismi viventi più grandi che si possono trovare sulla Terra, senza dimenticare come abbiano la particolare capacità di trasportare sia l’acqua che i Sali minerali sfruttando il loro sistema vascolare, fino a raggiungere anche altezze oltre i 100 metri.

      Nel momento in cui si parla delle piante, si fa essenzialmente riferimento a delle specie che sono costituite da tre strutture o organi ben definiti: ovviamente, stiamo parlando delle radici, delle foglie e del fusto.

      Tra le principali caratteristiche delle piante, infatti, c’è quella di avere degli organi completamente dedicati all’assorbimento delle acqua e dei relativi Sali minerali: si tratta delle radici, che sono altrettanto implicate in tanti altri processi di simbiosi oppure di produzione degli ormoni.

      Non dobbiamo dimenticare, inoltre, come le radici offrano alla pianta la possibilità di rimanere saldamente attaccata al terreno.

      Quando si fa riferimento alle piante da giardino, non si può certamente evitare di prendere in considerazione la verbena, che si caratterizza per essere una di quelle piante che possono essere utilizzate notevolmente per decorare gli spazi verdi, soprattutto in relazione al fatto che i suoi fiori riescono ad assumere diverse colorazioni.

      Tra le principali caratteristiche delle piante di verbena non possiamo non sottolineare la possibilità di coltivarle sia all’interno di un vaso che in terra, cercando però sempre di privilegiare delle zone particolarmente esposte al sole ed anche molto aperte.

      Inoltre, non dobbiamo dimenticare come queste particolari piante hanno la caratteristica di svilupparsi molto bene all’interno di tutti quei terreni che presentano una buona concentrazione di sostanze organiche.

      Al contrario, però, è necessario mettere in evidenza come non riescono proprio a sopportare tutti quei terreni eccessivamente umidi, in cui vi sia troppo frequentemente il pericolo connesso alla formazione di ristagni idrici.

      I fiori della pianta di verbena si caratterizzano per durare dal mese di maggio fino agli ultimi giorni della stagione autunnale, senza dimenticare come ci siano delle varietà che presentano un portamento tipicamente strisciante, mentre altre che si caratterizzano per avere un portamento tendenzialmente eretto.

      Infine, è bene mettere in evidenza come, tra le altre piante da giardino estremamente diffuse, troviamo sicuramente l’acero, ovvero un albero che ama svilupparsi ad alta quota, ma anche in pianura.

      Il mondo delle piante è molto vasto e appassionante, con centinaia di migliaia di specie che possono fornire frutti, fiori, erbe medicinali, aromatiche, alimentari. Da centinaia di migliaia di anni l'uomo sfrutta la natura per cibarsi, ma è con la scoperta dell'agricoltura che si è affermata la possibilità di dominare il mondo vegetale per ottenere in casa quello che prima si doveva cercare con estenuanti ricerche nei boschi e nei prati. La comprensione dei meccanismo che assolvono alla riproduzione delle piante ha permesso all'uomo, nel giro di qualche secolo, non solo di sviluppare i campi necessari al nutrimento, ma anche i giardini necessari al godimento e al piacere che le piante riescono a dare.

      Cosi si possono progettare bellissimi giardini privati o pubblici, o semplici decorazioni in vaso negli appartamenti, dove le piante sanno essere molto stimolanti, non solo per l'estetica, ma anche per i profumi che riescono a propagare nell'ambiente, elementi chimici positivi che ormai numerosi studi hanno confermato come questi elementi riescano a far partire dei processi chimici benefici.

      Queste caratteristiche sono sempre state conosciute dall'uomo, che una volta capita la moltiplicazione delle piante le ha allevate, manipolate e incrociate in modo da ottenerne le migliori.

      Oggi tutte le specie utili all'uomo sono il risultato di secoli di prove, incroci e miglioramenti. Basti pensare all'uva nella produzione del vino, o al grano per l'alimentazione, ma anche a tantissimi ortaggi, che oggi variano l'alimentazione umana e ai tantissimi fiori che ne adornano giardini e appartamenti.

      Ci sono numerose classificazioni delle piante, a seconda del tipo, albero, arbusto o pianta erbacea, a seconda della famiglia e numerosi altri fattori che la botanica, la scienza che studia il mondo vegetale, ha schedato e ricercato nel corso degli ultimi due secoli.Le piante sono uno dei sette regni che rappresentano le specie viventi sul pianeta ovvero i regni della Archea, quello che rappresenta le cellule; il Bacteria, per i batteri; il Protesia per i protozoi, ovvero gli organismi unicellulari o pluricellulari; il Chromalveolata, per i cellulari fotosintetici; il Fungi, riguardante la grande categoria dei funghi sia microbici che pluricellulari; il Plantae, ricguardande le piante e il Animalia per gli animali. Inizialmente solo le ultime due categorizzazioni erano contemplate, ma con la nuova scienza biologica del novecento si è giunti a specificazioni prima impossibili da analizzare. I regni poi si dividono per tipo, classe, ordine, famiglia, genere e specie, ognuna delle quali è generalmente costituito da sottoelenchi.

      Nel particolare specifico delle Plantae abbiamo più di 350 mila specie, suddivise principalmente in angiosperme e crittogame, a seconda del tipo di riproduzione, per seme o per spore. Le prime sono molto più numerose, evolute e sono anche le più recenti mentre le seconde rappresentano le varietà più antiche e primordiali. Nelle angiosperme si contano più di 250 mila specie. Queste sono le piante che producono le infiorescenze, e successivamente i frutti e i semi per moltiplicare la specie. Ne fanno parte specie arbustive, cespugliose, erbacee, arboree, succulente e molte altre. Per le crittogame invece le specie principali sono costituite da felci, licheni e muschi.Le piante si caratterizzano per essere degli organismi che fanno parte del regno chiamato vegetale. Gran parte delle piante presenta una tipica colorazione verde, dal momento che al loro interno si trova una particolare sostanza che viene chiamata clorofilla, un elemento che ha la particolare capacità di catturare l’energia dei raggi del sole e poi farla diventare un vero e proprio mezzo di nutrimento.

      La scienza che studia le piante ha classificato la bellezza di quattrocentomila specie, che ovviamente possono contare su forme, strutture e dimensioni assolutamente differenti le une dalle altre, visto che ce ne sono alcune davvero minuscola e con un apparato radicale quasi inesistente, ma anche altre davvero dalle dimensioni spaventose, come ad esempio la sequoia gigante.

      C’è la possibilità di trovare delle piante con fiori, così come delle piante che non li producono, ma anche piante che hanno la particolare caratteristica di “lasciare per strada” frequentemente le foglie, così come delle tipologie di piante che rimangono verdi tutto l’anno, ovvero le sempreverdi.

      Tante piante possono contare su un sistema vascolare, ovvero di una fitta struttura di vasi che sono in grado di trasportare l’acqua, ma anche il nutrimento all’interno della pianta medesima; molte altre piante, come si può citare sicuramente il muschio, non possono contare su alcuna struttura vascolare ed è proprio questa la ragione per cui devono necessariamente vivere in un ambiente estremamente umido, in modo tale da assorbire l’acqua dall’area circostante.

      Ciascun essere vivente, in base alle proprie caratteristiche, viene diversificato all’interno di gruppi molto ben determinati. Ecco spiegato il motivo per cui anche le piante si diversificano da tutte le altre per un gran numero di caratteristiche,

      Le piante, appartenenti al regno vegetale, hanno come caratteristica principale quella di avere una colorazione verde, che è sostanzialmente dovuta alla presenza della clorofilla, ovvero una sostanza che permette l’assorbimento dei raggi del sole e che consente di farli diventare del vero e proprio nutrimento che servirà per la vita della pianta stessa.

      Nel corso del tempo i biologi hanno classificato più di quattrocentomila specie di piante ,che ovviamente si differenziano sotto diversi aspetti, tra cui sicuramente dobbiamo rimarcare la dimensione, ma anche la struttura e la forma.

      Quindi, in natura si possono trovare tipologie di piante molto diverse e quasi antitetiche tra loro: è sufficiente pensare alle piante che producono elevati quantitativi di fiori e a tutte quelle che, invece, non ne producono nemmeno uno, così come alle piante che, a cicli periodici, devono fare i conti con la caduta delle foglie, così come a tutte quelle piante che, al contrario, sono appartenenti alla categoria delle sempreverdi.

      Gran parte delle piante che fanno parte del regno vegetale si caratterizzano per poter contare su una struttura vascolare, che permette di trasportare acqua e nutrimento in tutta la pianta, ma ci sono tante altre piante che, invece, non hanno questo sistema vascolare e devono vivere soli in luoghi molto umidi.

      Quando si parla delle piante, bisogna sottolineare come proprio grazie ad esse può avvenire la produzione dell’ossigeno atmosferico, che offre la possibilità agli esseri che vivono sul pianeta Terra di respirare.

      E’ proprio grazie alle piante, inoltre, che si possono ottenere tutte quelle sostanze nutritive che vengono ricavate dalla luce, dall’acqua e dall’anidride carbonica, mediante quel particolare processo che prende il nome di fotosintesi.

      Si tratta, senza ombra di dubbio, di un aspetto che permette di considerare le piante come la fonte delle catene alimentari dell’intero pianeta.

      Le piante si possono considerare come tutte quelle specie che appartengono all’enorme regno vegetale: sono addirittura quasi 300 mila le specie di organismi autotrofi e con una struttura tipicamente pluricellulare che vivono sul nostro pianeta.

      Tra gli altri organismi che fanno parte del regno vegetale, troviamo senza ombra di dubbio anche le alghe, le felci, le piante erbacee, quelle arboree e quelle arbustive, che presentano una diffusione praticamente sull’intero pianeta.

      Come si può facilmente intuire, una delle caratteristiche che permettono di differenziare tutte le varie piante è sicuramente rappresentata dalla dimensione, che al fianco della forma e della struttura è uno degli elementi di identificazione delle varie specie.

      Ad esempio, in natura c’è la possibilità di trovare dei minuscoli muschi non vascolari, ma anche delle splendide ed enormi sequoie giganti, che hanno delle dimensioni davvero spaventose.

      Tra le principali piante che possono essere utilizzate all’interno di un comune giardino, non possiamo non sottolineare la presenza della verbena, che si caratterizza per essere piuttosto frequentemente una soluzione davvero perfetta, soprattutto dal punto di vista decorativo.

      Infatti, le piante di verbena sono tranquillamente in grado di provocare dei fiori che presentano delle colorazioni molto diverse tra loro.

      Inoltre, non dobbiamo dimenticare come, tra le principali caratteristiche delle piante di verbena troviamo sicuramente il fatto di poter essere coltivata sia in vaso che in piena terra: nel secondo caso, però, il consiglio non può che essere quello di stare sempre ben alla larga rispetto ai terreni con un alto livello di umidità.

      Le piante di verbena non hanno un buon rapporto nemmeno con i ristagni idrici, dal momento che sono assolutamente in grado di provocare un gran numero di danni.

      Dal punto di vista della produzione di fiori, è bene mettere in evidenza come le piante di verbena abbiano la capacità di durare dal mese di maggio fino praticamente alla parte finale della stagione autunnale; un’altra caratteristica importante da sottolineare è che le piante di verbena si possono differenziare in varietà che presentano un portamento tipicamente strisciante ed altre che possono vantare un portamento eretto.

      Tra le altre piante da giardino più diffuse troviamo, senza ombra di dubbio, l’acero, che si caratterizza per essere un albero piuttosto comune, visto che si sviluppa sia in pianura che in montagna, fino ad un’altitudine pari a 1500 metri.

      Botanicamente le piante sono definite un regno a cui appartengono quasi 400.000 specie diverse divise in molteplici categorie in base alle loro caratteristiche e origini. Si possono così distinguere in questo regno gli alberi, gli arbusti, i cespugli, le piante erbacee, le piante succulente, i muschi e le felci.

      Gli alberi sono caratterizzati per il fusto e le ramificazioni legnose, e per le dimensioni generalmente grandi, mentre gli arbusti hanno caratteristiche simili ma non sono dotati di tronco ed hanno dimensioni più piccole. I cespugli hanno anch'essi ramificazioni legnose o semilegnose, mentre le piante erbacee non hanno ramificazioni e sono dotate di fusti generalmente morbidi. Le piante succulente, sono quelle specie chiamate volgarmente grasse, che hanno caratteristiche del tutto particolari per sopravvivere in zone aride con grandi problemi di approvvigionamento idrico. Riescono a utilizzare e conservare anche le più piccole quantità d'acqua precipitate con le rare piogge.

      I muschi sono un genere di piante che ha la varietà più completa, di antichissime origini sono tra gli esseri vegetali più semplici, senza apparato vascolare per la circolazione della linfa, delle vere radici e delle foglie. Mancano inoltre di infiorescenza e fruttificazione.

      Le felci, anch'esse antichissime, rappresentano la prima evoluzione del mondo vegetale, quando esso si è iniziato a differenziare dai semplici muschi per formare il fusto, le foglie e le radici.

      Felci e muschi si caratterizzano e differenziano rispetto alla altre piante, dette superiori per la moltiplicazione mediante spore, non essendo in grado di riprodursi mediante semi per mancanza di un apparato sessuale classico ermafrodita.

      Tutte le piante comunque sviluppano i processi di fotosintesi, a parte qualche specie di muschio, che produce autonomamente i nutrienti di cui hanno bisogno attraverso la fissione del carbonio presente nell'aria sotto forma di anidrite carbonica. In questo processo svolgono un ruolo fondamentale nell'equilibrio gassoso del pianeta, producendo come gas di scarto, l'ossigeno, essenziale per la vita sulla terra.Le piante sono uno dei regni classificati dagli scienziati per catalogare gli esseri viventi. Molto importante, questo regno può essere considerato un'evoluzione di alcuni di quelli inferiori, dove per inferiori si intende riferito alla complessità degli organismi, esistenti prima che poi probabilmente si sono associati tra loro dando origine agli organismi più complessi.

      Il regno delle Plantae ha funzioni fondamentali per l'equilibrio naturale del pianeta. A parte i microorganismi infatti, gli esseri viventi più complessi hanno bisogno di nutrienti altrettanto complessi. A differenza del regno animale le piante costruiscono da sole i proprie nutrienti, e sono la fonte primaria di costruzione degli alimenti per tutti gli altri esseri viventi complessi, che sfruttano questa creazione delle piante cibandosene come erbivori, e per quel che riguarda i carnivori, cibandosi degli erbivori e del loro assorbimento dei nutrienti.

      Inoltre le piante sono le produttrici dell'ossigeno, gas essenziale per la respirazione animale. Tutto questo viene realizzato dalle piante nel processo di costruzione dei nutrienti base. Inoltre forniscono la base alimentare all'uomo, attraverso numerose specie che forniscono cereali, frutta e ortaggi, ricchi degli elementi essenziali alla vita. Fungono anche da regolatori dell'equilibrio idrogeologico dei terreni, fornendo stabilità e ricchezza al suolo. Possiamo affermare semplicemente che gli animali non sopravviverebbero senza piante, ma le piante sopravviverebbero senza animali, riuscendo a nutrirsi trasformando gli elementi della natura.Quando si parla di piante si fa riferimento a degli organismi che fanno parte di quelle che viene chiamato regno vegetale. Gran parte della pianta ha una particolare caratteristica in comune, ovvero quella tipica colorazione verde, che è dovuta essenzialmente alla presenza della clorofilla, ovvero una particolare sostanza che è assolutamente in grado di assorbire i raggi solari e farli diventare una sorta di nutrimento per la pianta stessa.

      La classificazione delle piante ha portato alla creazione di più di 400 mila specie che, come si può facilmente intuire, si caratterizzano per avere tantissimi aspetti di differenziazione, anche se tra i più importanti troviamo la struttura, la forma e le dimensioni.

      Infatti, in natura c’è la possibilità di incontrare delle piante che hanno dimensioni vertiginose (è sufficiente pensare alla sequoia gigante), ma anche tante altre specie che fanno fatica a raggiungere qualche centimetro di altezza.

      Ovviamente, ci sono delle piante che si caratterizzano per una ricca produzione di fiori, ma anche tante altre tipologie di piante che, al contrario, non producono alcun tipo di fiore, ma al tempo stesso si possono trovare piante con foglie dalla colorazione variopinta, che però poi vengono perse nel corso della stagione autunnale, mentre ci sono tante altre specie di piante che, invece, fanno parte del genere delle sempreverdi.

      Ci sono diverse piante, come ad esempio il muschio, che non possono contare su una struttura vascolare che permetta all’acqua di circolare e, per tale ragione, devono vivere in luoghi particolarmente umidi.

      Quando si parla del regno vegetale, si fa riferimento senz’altro a tutte le specie di piante che si possono ritrovare nel mondo. La caratteristica delle piante che risalta certamente più all’occhio è sicuramente quella della loro colorazione verde, che si spiega per via della presenza della clorofilla: si tratta di una componente che ha la particolarità di poter catturare l’energia dei raggi del sole e trasformarla in vero e proprio nutrimento.

      Una classificazione del regno vegetale ha portato alla distinzione tra più di quattromila specie di piante, che ovviamente si caratterizzano per avere dimensioni, ma anche forme e strutture del tutto diverse. Infatti, c’è la possibilità di trovare delle piante dalla dimensione estremamente ridotta, ma anche delle piante che sfiorano palazzi molto alti e l’esempio certamente migliore è rappresentato dalle sequoie giganti.

      C’è la possibilità di trovare, in natura, delle piante che producono un elevato numero di fiori, ma al tempo stesso anche tante altre specie che si caratterizzano per non produrre alcuna tipologia di fiore, così come si possono trovare piante ricche di foglie, ma che cadono nel momento in cui arriva la stagione fredda ed altre che si possono definire sempreverdi.

      Interessante notare come le piante dell’era moderna si sono sviluppate a partire da una particolare categoria di alghe verdi, che più di 450 milioni di anni fa si sono adattate alla vita su questo pianeta, ma in realtà dobbiamo sottolineare come, con il passare del tempo, le piante sono riuscite ad adeguarsi ad ogni tipologia di ambiente.

      Uno degli aspetti piuttosto importanti da rimarcare quando si tratta di piante è che si caratterizzano per avere delle forme, delle dimensioni e delle strutture completamente diverse e varie.

      Infatti, ci sono i minuscoli muschi non vascolari, che presentano una struttura che non si può quasi nemmeno vedere ad occhio nudo, ma si arrivare pure alle sequoie giganti, che si caratterizzano per avere delle dimensioni davvero enormi.

      Giusto per fare un esempio, le sequoie giganti si possono considerare come gli organismi viventi più grandi che si possono trovare sul nostro pianeta, considerando anche che sono in grado di effettuare il trasporto di acqua e Sali minerali.

      Le piante si caratterizzano per essere formate, nella maggior parte dei casi, da tre componenti fondamentali, che vengono anche chiamati organi, che sono in grado di svolgere differenti funzioni vegetative: stiamo parlando della radice, del fusto, ma anche e soprattutto delle foglie.

      Le foglie sono estremamente importanti perché consentono di catturare l’energia dei raggi solari, ma al tempo stesso anche di effettuare un lavoro di “stoccaggio” vero e proprio mediante quel particolare processo che è meglio conosciuto con il nome di fotosintesi clorofilliana.

      Anche le radici sono degli organi particolarmente importanti per le piante, dal momento che sono quelli che si occupano dell’assorbimento dell’acqua, ma anche di tutti i Sali minerali che sono contenuti in essa, senza dimenticare come svolgano un ruolo importante anche in tanti altri processi, come la produzione di ormoni.

      Nel momento in cui fa riferimento alle piante da giardino, non si può certamente evitare di prendere in considerazione la verbena, che si può considerare sempre un’ottima soluzione dal punto di vista estetico per ogni tipo di spazio verde, dal momento che è in grado di produrre senza problemi dei fiori dalle più svariate colorazioni.

      Inoltre, non dobbiamo dimenticare come le piante di verbana si caratterizzano per poter essere coltivate in vaso, ma anche in piena terra: in questo caso, però, è necessario cercare di collocarle in una zona tendenzialmente molto soleggiata ed aperta.

      Infatti, le piante di verbena si caratterizzano per amare una crescita all’interno di tutti quei terreni che abbiano una buona concentrazione di sostanze organiche.

      Al tempo stesso, è bene sottolineare come si tratti di una specie che non ami proprio i marciumi radicali e i ristagni di acqua: ecco spiegato il motivo per cui il terreno dovrebbe essere sempre perfettamente drenato.

      I fiori di questa particolare pianta da giardino si caratterizzano per durare praticamente dal mese di maggio fino alla stagione autunnale.

      Un’altra pianta da giardino particolarmente diffusa è sicuramente quella che risponde al nome di acero: infatti, si tratta di una pianta decisamente comune, che si caratterizza per uno sviluppo che avviene sia in zone montuose, che in zone di pianura.

      L’acero è una pianta che non ha bisogno di cure particolari, ma che al tempo stesso si caratterizza per essere notevolmente resistente rispetto ai cambiamenti climatici.