Valerianacee
Col termine Valerianacee intendiamo una famiglia di piante erbacee dicotiledoni, che raggruppa una ventina di generi, per un totale di alcune centinaia di specie.
Questa famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa, e oggi si trova in tutti i continenti, eccetto l'Oceania.
Sono piante generalmente dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto; i loro fiori sono rosati o giallastri, raggruppati in infiorescenze.
Il nome valeriana (dal latino “valere”, ossia ‘star bene’) si riferisce alle proprietà medicinali della sua specie più comune, la Valeriana officinalis. Il decotto di radici (precisamente rizomi, fusti sotterranei con decorso orizzontale) della Valeriana officinalis era largamente utilizzato per il suo potere sedativo e ipnotico.
Ricordiamo anche la Valerianella, commestibile, spesso utilizzata nelle insalate.
Una particolare curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di tali piante: esso sembra attirare i gatti,
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prosegui ... , che infatti ci si rotolano sopra danneggiandole.Le Valerianacee sono una famiglia di piante dicotiledoni; comprende una ventina di generi di erbe (per un totale di alcune centinaia di specie) distribuiti in tutti i continenti eccetto l'Oceania. La famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa.
Generalmente si tratta di piante dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto.
I fiori sono rosati o giallastri, raggruppati in infiorescenze.
Il nome valeriana, dal latino “valere” ossia star bene, ricorda le proprietà medicamentose della sua specie più comune e nota col nome di Valeriana officinalis. Quest’ultima veniva largamente impiegata per il potere sedativo e ipnotico ottenuto dal decotto delle radici, che sono fusti sotterranei con decorso orizzontale, detti rizoma.
Un’altra specie, la Valerianella, è commestibile e se ne fa uso in insalate.
Una curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di tali piante, che sembra attirare i gatti, che ci si rotolano sopra danneggiandole.Le Valerianacee sono una famiglia di piante erbacee dicotiledoni, che comprende una ventina di generi (per un totale di alcune centinaia di specie). Questa famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa, e oggi è diffusa in tutti i continenti eccetto l'Oceania.
Si tratta in genere di piante dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto; i fiori sono rosati o giallastri, organizzati in infiorescenze.
Il nome valeriana (dal latino “valere” ossia star bene) rimanda alle proprietà medicamentose della sua specie più comune, nota col nome di Valeriana officinalis. Il decotto di radici (precisamente rizomi, fusti sotterranei con decorso orizzontale) della Valeriana officinalis era largamente utilizzato per il suo potere sedativo e ipnotico.
Fra le altre specie citiamo anche la Valerianella, commestibile, spesso utilizzata nelle insalate.
Una particolare curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di tali piante: esso sembra attirare i gatti, che infatti ci si rotolano sopra danneggiandole.Questa famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa, e oggi si trova in tutti i continenti, eccezion fatta per l'Oceania.
Sono piante generalmente dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto; i loro fiori sono giallastri o rosati, raggruppati in infiorescenze.
Il nome valeriana (che deriva dal latino “valere”, ossia ‘star bene’) rimanda alle proprietà medicinali della sua specie più comune, la Valeriana officinalis. Il decotto di radici (precisamente rizomi, fusti sotterranei con decorso orizzontale) della Valeriana officinalis era assai usato, per via del suo potere sedativo e ipnotico.
Citiamo anche la Valerianella, commestibile e spesso utilizzata nelle insalate.
Una curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di queste piante: esso sembra attirare i gatti, che infatti ci si rotolano sopra, spesso danneggiandole.Parlando di Valerianacee intendiamo una famiglia di piante erbacee dicotiledoni, di cui fanno parte una ventina di generi (per un totale di alcune centinaia di specie).
Questa famiglia, oggi diffusa in tutti i continenti tranne l'Oceania, ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa.
Si tratta di piante generalmente dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto; i loro fiori sono giallastri o rosati, raggruppati in infiorescenze.
Il nome valeriana (che deriva dal latino “valere”, ossia ‘star bene’) si riferisce alle proprietà medicinali della sua specie più comune, la Valeriana officinalis. Il decotto di radici (più precisamente rizomi, fusti sotterranei orizzontali) della Valeriana officinalis veniva largamente utilizzato, per via delle sue qualità ipnotiche e sedative.
Si ricorda anche la Valerianella, specie commestibile spesso utilizzata nelle insalate.
Una curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di queste piante: esso sembra infatti attirare i gatti, che ci si rotolano sopra, spesso danneggiandole.Le Valerianacee sono una famiglia di piante erbacee dicotiledoni; ne fanno parte una ventina di generi (per un totale di alcune centinaia di specie) distribuiti in tutti i continenti eccetto l'Oceania. Questa famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa.
Generalmente sono piante dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto, e i fiori sono rosati o giallastri, raggruppati in infiorescenze.
Il nome valeriana, dal latino “valere” ossia star bene, ricorda le proprietà medicamentose della sua specie più comune, nota col nome di Valeriana officinalis. Quest’ultima veniva largamente utilizzata per il potere sedativo e ipnotico ottenuto dal decotto delle radici( che sono fusti sotterranei con decorso orizzontale, detti rizoma).
Un’altra specie, la Valerianella, è commestibile e se ne fa uso nelle insalate.
Una curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di tali piante: esso infatti sembra attirare i gatti, che ci si rotolano sopra danneggiandole.Parlando di Valerianacee ci si riferisce a una famiglia di piante erbacee dicotiledoni, che abbraccia una ventina di generi, per un totale di alcune centinaia di specie.
Questa famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa, e oggi è diffusa in tutti i continenti, eccezion fatta per l'Oceania.
Sono piante generalmente dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto; i loro fiori sono giallastri o rosati, raggruppati in infiorescenze.
Il nome valeriana (che deriva dal latino “valere”, ossia ‘star bene’) fa riferimento alle proprietà medicinali della sua specie più comune, la Valeriana officinalis. Il decotto di radici (più precisamente rizomi, fusti sotterranei orizzontali) della Valeriana officinalis era assai usato, per via delle sue qualità ipnotiche e sedative.
Citiamo anche la Valerianella, specie commestibile spesso utilizzata nelle insalate.
Una curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di queste piante: esso sembra attirare i gatti, che infatti ci si rotolano sopra, spesso danneggiandole.Le Valerianacee sono una famiglia di piante erbacee dicotiledoni, che comprende una ventina di generi (per un totale di alcune centinaia di specie). Questa famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa, e oggi è diffusa in tutti i continenti eccetto l'Oceania.
Si tratta in genere di piante dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto; i fiori sono rosati o giallastri, organizzati in infiorescenze.
Il nome valeriana (dal latino “valere” ossia star bene) rimanda alle proprietà medicamentose della sua specie più comune, nota col nome di Valeriana officinalis. Quest’ultima era largamente utilizzata per il potere sedativo e ipnotico ottenuto dal decotto delle radici (fusti sotterranei con decorso orizzontale, detti rizoma).
Fra le altre specie ricordiamo anche la Valerianella, commestibile, spesso utilizzata nelle insalate.
Una stravagante curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di tali piante: esso infatti sembra attirare i gatti, che ci si rotolano sopra danneggiandole.Col termine Valerianacee si intende una famiglia di piante erbacee dicotiledoni. Ne fanno parte una ventina di generi, per un totale di alcune centinaia di specie.
Questa famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa, e oggigiorno è diffusa in tutti i continenti eccetto l'Oceania.
Si tratta in genere di piante dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto; i fiori sono rosati o giallastri, organizzati in infiorescenze.
Il nome valeriana (dal latino “valere” ossia star bene) fa riferimento alle proprietà medicinali della sua specie più comune, nota col nome di Valeriana officinalis. Il decotto di radici (precisamente rizomi, fusti sotterranei con decorso orizzontale) della Valeriana officinalis era largamente utilizzato per il suo potere sedativo e ipnotico.
Ricordiamo anche la Valerianella, commestibile, spesso utilizzata nelle insalate.
Una particolare curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di tali piante: esso sembra attirare i gatti, che infatti ci si rotolano sopra danneggiandole.Le Valerianacee sono una famiglia di piante erbacee dicotiledoni; abbraccia una ventina di generi (per un totale di alcune centinaia di specie) diffusi in tutti i continenti eccetto l'Oceania. Questa famiglia ha avuto origine circa 60 milioni di anni fa.
Si tratta in genere di piante dotate di un fusto eretto e di foglie disposte in modo opposto; i fiori sono rosati o giallastri, organizzati in infiorescenze.
Il nome valeriana (dal latino “valere” ossia star bene) ricorda le proprietà medicamentose della sua specie più comune, nota col nome di Valeriana officinalis. Quest’ultima era molto utilizzata per il potere sedativo e ipnotico ottenuto dal decotto delle radici (fusti sotterranei con decorso orizzontale, detti rizoma).
Fra le altre specie ricordiamo anche la Valerianella, commestibile, spesso utilizzata nelle insalate.
Una stravagante curiosità riguarda l’odore emesso dalle radici di tali piante: esso infatti sembra attirare i gatti, che ci si rotolano sopra danneggiandole.