Babbo natale
Se il presepe e l’albero sono i simboli più caratteristici del Natale, Babbo Natale è sicuramente la figura mitica più celebre e popolare, tra le tante tradizioni legate a questa ricorrenza. Se l’importanza del Natale riesce ad accomunare tutti sotto il segno della gioia e della pace, è anche grazie a questo simbolo universale: durante le feste natalizie, dovunque ci si trovi è impossibile non imbattersi in un’immagine di questo omone vestito di rosso e contraddistinto da una folta e bianchissima barba bianca. Si tratta di un personaggio particolarmente amato dai bambini, che ogni anno si rivolgono a lui con una letterina, chiedendogli l’esaudimento delle loro richieste. Muovendosi su una imponente slitta trainata dalle renne, con l’aiuto dei folletti, nella notte della Vigilia, Babbo Natale distribuisce doni ai più piccoli entrando nelle case dalle canne fumarie dei camini. E’ usanza comune in molti paesi lasciargli sulla tavola,
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prosegui ... , come gentile offerta, qualche biscotto, un pezzo di torta o un bicchiere di latte.Pochi sanno che la leggenda di Santa Claus, pur essendo definita “pagana”, ha radici cristiane.
San Nicola da Bari è venerato come santo dai cattolici e ortodossi, ma è famoso anche al di fuori della chiesa per aver dato origine al mito di Babbo Natale.
Nato probabilmente a Pàtara di Licia, in Asia Minore (attuale Turchia), venne poi eletto vescovo di Mira. Qui, San Nicola divenne noto per le sue grandi elargizioni a favore dei poveri e, soprattutto, leggenda vuole, che un padre, non avendo i soldi per costituire la dote alle sue tre figlie e farle così sposare convenientemente, avesse deciso di mandarle a prostituirsi. Nicola, venuto a conoscenza di questa idea, fornì tre sacchetti di monete d'oro che costituirono quindi la dote delle fanciulle, salvandone la purezza.
Dopo la sua morte le sue spoglie furono conservate con grande devozione di popolo, nella cattedrale di Myra fino al 1087, quando una spedizione barese di 62 marinai, raggiunse Myra e si impadronì delle spoglie di Nicola che giunsero a Bari il 9 maggio1087.
Divenuto patrono di Bari e dei marinai, San Nicola viene ricordato il 6 dicembre. A Molfetta e Terlizzi (Bari) c'è una tradizione che ricorre ogni anno in questo giorno: si dice che durante la notte, san Nicola porti doni e dolciumi a tutti i bambini, che quindi ricevono il tutto la mattina del 6 dicembre. Natale anticipato
A contendersi la popolarità dovuta ai film più amati e visti dal pubblico di ogni età sono solo due personaggi in fondo. Gesù, il figlio del creatore e l'eterno Babbo Natale. Per il primo inutile chiedersi il perché (sarebbe da sciocchi), ma per il secondo? Cosa lo rende così affascinante e popolare?
La risposta è in ognuno di noi, scavate a fondo e ricercate la vostra parte bambina.
L'avete trovata? Ah, quanto ci ha fatto sognare l'uomo dalla barba bianca? A noi personalmente quando eravamo bambini tantissimo, era lui il 'Main Event' del Natale.
Tanto, forse troppo! Fin da quando eravamo piccolo lo aspettavamo per un anno intero e quando lui arrivava era così bravo a non far rumore che ci accorgevamo fosse passato anche per il nostro camino dai doni che ci lasciava. Il più delle volte non portava mai ciò che noi volevamo. Forse non aveva avuto il tempo di leggere la nostra letterina, né quella del nostro fratellino, ma che importava? Si era ricordato di noi e questo importava, nulla di più..
Tra i tanti riti, simboli e tradizioni legati al Natale, la figura di Babbo Natale riesce ad accomunare tante culture: si tratta di un personaggio molto diffuso a livello popolare, conosciuto e rappresentato in ogni angolo del mondo, dal Giappone all’America Latina. E’una figura molto amata soprattutto dai bambini, che ogni anno confidano nella sua generosità chiedendogli, per mezzo di una letterina, l’esaudimento delle loro richieste. Spostandosi su una grossa slitta trainata dalle renne, nella notte della Vigilia di Natale quest’omone vestito di rosso e contraddistinto da una folta barba bianca, con l’aiuto dei folletti, distribuisce doni ai più piccoli, entrando nelle case per le canne fumarie dei camini. E’usanza comune in tanti paesi fargli trovare qualcosa di buono sulla tavola…Le origini e la dimora di Babbo Natale rappresentano un tema molto dibattuto: secondo gli americani, viene dal Polo Nord; i canadesi, invece, si vantano di ospitarlo nella zona settentrionale del loro paese, mentre per gli europei la patria di Babbo Natale è la Lapponia.'Caro Santa Claus...', cosi iniziano miliardi di letterine che vengono scritte di anno in anno. Una volta il nostro amico Babbo Natale raccontò una storia che faceva pressapoco così: c'era un bambino che, come tanti altri bambini andò al supermercato con la madre e si mise in file per potersi sedere sulle gambe del vecchio al suo turno. Aspettò per ore ed ore e quando lui gli chiede “Allora, cosa vuoi che ti regali quest'anno?”
Il bimbo rispose che non voleva niente, perché la madre era povera e quindi il regalo non poteva comprarglielo, però la stessa madre lo aveva portato da lui e questo come regalo gli bastava.
A noi non interessa se sia vera o meno questa storia né sindachiamo sull'esistenza di Babbo Natale. E' importante solo ricordarsi che è riuscito a compiere miracoli. Solo questo conta. E' una figura importante per tutti i bambini, che possano o meno comprarsi un regalo. Perché il dono più bello che si possa ricevere nella vita è la capacità di sognare, anche se solo per un po'.
Se il Natale è forse l’unica festività capace di unire tutti sotto il segno della gioia e della pace, gran parte del merito va attribuita ai simboli comuni alle diverse culture: il presepe, l’albero di natale, gli addobbi, sono sicuramente espressione di usanze che accomunano diverse nazioni e culture. Tuttavia, la figura mitica più universale è quella di Babbo Natale: nel periodo natalizio, infatti, dovunque ci si trovi è impossibile non imbattersi in un’immagine di questo omone vestito di rosso e con una folta e bianchissima barba. Secondo la tradizione, ogni anno, nella notte della Vigilia di Natale, volando su una grossa slitta trainata da renne e con l’aiuto dei folletti, Babbo Natale distribuisce doni ai bambini, entrando nelle case dalle canne fumarie dei camini. E se l’usanza di fargli trovare qualcosa di buono sulla tavola è diffusa in molti paesi, le origini e la dimora di Babbo Natale sono piuttosto dibattute: mentre i canadesi si vantano di ospitarlo nella zona settentrionale del loro paese, gli americani sono convinti dimori al Polo Nord e gli europei in Lapponia. Da che mondo è mondo, c'è sempre il guastafeste di turno. Da che natale è natale. C'è sempre chi deve mettersi a rovinarlo dicendo che non esiste Babbo Natale. Ok, non esiste, però è esistito! Era un vescovo cristiano che come tutti i vescovi vestiva di rosso. Un vescovo che volle rallegrare il natale di tutti i bambini del suo paese e andò di casa in casa a portar loro dei doni e a parlar loro del natale, che significa appunto rinascita.
E questo vescovo si chiamava guarda caso Nicola…e diventò santo...quindi appunto S. Nicola, da cui Santa Claus. Questo vescovo non regalò solo doni tangibili a quei bambini, ma accese in loro una fiamma che li arricchì spiritualmente. Quei bambini diventarono grandi e a noi piace immaginare che ognuno di loro andò in un posto diverso del mondo..e quando fu nuovamente natale, fecero la stessa cosa che quel vescovo fece con loro da bambini. E quindi cari lettori, lasciate perdere i guastafeste, Santa Claus non solo è esistito, ma grazie all'amore e alla tradizione che si trasmette di generazione in generazione continua ad esistere nei nostri cuori!
Nel bagaglio del folklore e delle tradizioni che accomunano tanti paesi e culture, c’è sicuramente Babbo Natale. Si tratta di una figura mitica estremamente popolare, rappresentata ed impersonata praticamente in ogni angolo del mondo: dal Giappone all’America Latina. Più del presepe e dell’albero, dunque, probabilmente è proprio questo personaggio ad accomunare popoli e culture diverse nel periodo di natale. La figura di Babbo Natale è amata soprattutto dai più piccoli, che ogni anno, mediante una letterina, si affidano alla sua bontà per l’esaudimento delle loro richieste. Spostandosi su una grossa slitta trainata da renne, con l’aiuto dei folletti, secondo la leggenda nella notte della Vigilia Babbo Natale distribuisce doni ai bambini, entrando nelle case dalle canne fumarie dei camini. E se è ormai usanza comune “fargli trovare” qualcosa di buono sulla tavola, dibattuta è la sua dimora. Gli americani sostengono corrisponda al Polo Nord, gli europei ad un villaggio della Lapponia.E' appena iniziato l'autunno che porta con sé le prime piogge. Si avvicina insomma il natale, ma mentre noi solo adesso iniziamo a pensarci c'è una persona che lavora per noi già da dicembre scorso. Questa persona è Babbo Natale, o Santa Claus come amano chiamarlo i sassoni! Ovviamente non è solo, ad aiutarlo ci sono gli elfi e grandi marchingegni che a differenza dei nostri hanno una batteria speciale, non han bisogno di ricaricarsi con la corrente, ma come motore utilizzano i sogni dei bambini. Perciò non stancatevi mai di sognare!
C'è chi dice di aver avvistato Babbo Natale in Lapponia, chi al polo Sud, chi in Svezia, altri ancora in Groenlandia. Ovviamente questi avvistamenti solo gli sciocchi adulti li fanno, i bambini sanno benissimo che Babbo Natale è sempre dappertutto..riesce ad andare da una parte del mondo ad un'altra in poche ore...ma c'è un posto in cui tra il partire e il ritornare preferisce rimanere: nei loro piccoli ma grandi cuori!
Se il presepe è la rappresentazione più caratteristica della Natività, l’albero un simbolo che unisce tutta Europa e il punto di riferimento della vita familiare durante le feste natalizie, Babbo Natale rappresenta la più popolare delle leggende natalizie. E se la festa di Natale riesce ad unire tutti sotto il segno della pace e dei festeggiamenti, il merito è in parte anche di questa figura mitica, conosciuta, raffigurata e impersonata in ogni angolo del mondo, dal Giappone all’America Latina. Secondo la tradizione, quest’omone vestito di rosso e contraddistinto da una folta e bianchissima barba, nella notte della vigilia di Natale distribuisce doni ai bambini, arrivando nelle case dalle canne fumarie dei camini. Strettamente legate alla figura di Babbo Natale, nel folklore comune ci sono anche le renne – mezzo di locomozione – e i folletti, suoi collaboratori. La dimora di Babbo Natale varia a seconda delle culture: per gli americani, vive al Polo Nord, mentre secondo la tradizione europea è originario della Lapponia.Babbo Natale è la figura mitica più diffusa tra quelle legate al Natale: è conosciuta e rappresentata in ogni angolo del Mondo, dal Giappone all’America Latina. Malgrado la varietà delle interpretazioni e del significato di questo personaggio natalizio, tutte le versioni moderne di Babbo Natale si rifanno ad un unico personaggio storico: il vescovo San Nicola di Mira, dell’omonima città turca. Egli esortò tutti i parroci della propria diocesi a sforzarsi di diffondere il cristianesimo soprattutto in quei luoghi in cui i bambini, a causa della rigidità del clima, non potevano andare in chiesa. Il vescovo ordinò loro di portare regali a questi bambini e spiegare loro la storia di Gesù Cristo. Per la gioia dei piccoli, muniti di pesanti soprabiti rosso scuro e di sacchi pieni di regali, i parroci portarono a compimento la missione affidatagli dal vescovo, spostandosi su grosse slitte trainate da cani. La leggenda di San Nicola ha dato origine alla festa olandese di Sinterklaas e al mito di Santa Claus.Viviamo in un'epoca povera di sogni e questo è un grande problema. Fortunata,ente però tra di noi c'è ancora chi non si stanca di esser bambino e sorride aspettando il proprio turno per parlare con un vecchio dalla barba bianca chiamato Babbo Natale.
E c'è anche qualche bimbo che avendo già imparato ad usare il suo piccolo portatile (regalatogli forse da Santa Claus l'anno prima) la notte tra il 24 e il 25 dicembre si diverte a guardare su internet il tragitto che compie in poche ore il Babbo con la sua slitta e le sue renne. Perché per chi non ci crede esiste il sito internet!
E per qualche altro che ha ancora dei dubbi, beh, esistono dei film-documentario.
Noi tutti qui consigliamo “Miracolo sulla 34esima strada”..il protagonista non interpreta Babbo Natale: è proprio Babbo Natale!
Insomma, fortunatamente la tecnologia avanza, ma non si dimentica della tradizione, anzi la aiuta e soprattutto aiuta il caro Babbo che da solo non riesce più a star dietro ad ognuno di noi, ma che sicuramente, nonostante i mille impegni, è dentro ognuno di noi!
Quella di Babbo Natale è la figura mitica natalizia più popolare del mondo. E’ rappresentato, impersonato e conosciuto dall’Estremo Oriente all’America Latina. Nella tradizione di tante culture, Babbo Natale è vestito di rosso e contraddistinto da una folta barba bianca; a dispetto della stazza notevole, nella notte della Vigilia di Natale, questo omone distribuisce doni ai bambini calandosi dalle canne fumarie dei camini. Come mezzo di locomozione utilizza una grande slitta trainata dalle renne, mentre come collaboratori può contare sui folletti. Babbo Natale non ha una dimora certa: secondo gli americani, è originario del Polo Nord; per i canadesi invece, viene dal nord del paese, mentre gli europei hanno individuato la sua patria in un villaggio lappone. Nella notte della Vigilia, tra i tanti riti che coinvolgono questa figura, in diversi paesi c’è l’usanza di lasciare sulla tavola – in offerta a Babbo Natale - un piatto di biscotti, un pezzo di torta o un bicchiere di latte.Se è vero che il presepe è il simbolo più caratteristico del Natale, che l’albero diventa durante il periodo natalizio un punto di riferimento della vita familiare, è altrettanto vero che la figura più popolare di questa ricorrenza è Babbo Natale. Conosciuto e rappresentato in ogni angolo del mondo, dal Giappone all’America Latina, secondo la tradizione questo omone vestito di rosso e contraddistinto da una folta e bianchissima barba, nella notte di Natale distribuisce regali ai bambini. Come mezzo di “locomozione”, utilizza una grossa slitta trainata da renne, e si avvale della collaborazione di un nutrito esercito di folletti. Babbo Natale è un personaggio particolarmente amato dai più piccoli, che ogni anno confidano nella sua generosità, chiedendogli con una letterina l’esaudimento delle loro richieste. Se l’usanza di “fargli trovare” qualcosa di buono sulla tavola è ormai piuttosto radicata, la dimora esatta di Babbo Natale è ancora dibattuta: secondo gli americani, corrisponde al Polo Nord, mentre per gli europei è originario della Lapponia.Non viene siete mai chieste quali siano le vere origini di Babbo Natale, di come viene rappresentato? Beh tutt'ora ci sono sono sconosciute.
Ma si pensa che alcuni personaggi abbiano influenzato quella che è l'immagine attuale.
San Nicola da Bari è uno di questi. Venerato come santo dai cattolici e ortodossi, è diventato famoso anche al di fuori della chiesa per la sua somiglianza a Santa Claus.
San Nicola divenne noto per aver fornito la dote alle tre figlie di un cristiano povero ma devoto, evitando così che praticassero la prostituzione.
Nelle immagini sacre, il santo, viene sempre rappresentato con una folta barba bianca e i tre sacchetti di monete, uno per ogni dote.
Chissà se questa è la vera origine del mito di Babbo Natale, sta di fatto che in alcuni paesini del Salento (come Molfetta in provincia di Bari), i bambini sono soliti ricevere i regali di natale il 6 Dicembre (giorno della ricorrenza di San Nicola) e non il 25 Dicembre, come invece in tutto il resto del mondo.
Se il Natale è l’unica festa capace di accomunare tutti sotto il segno della gioia e della pace, il merito è in parte anche della più popolare tra le figure mitiche legate a questa ricorrenza: Babbo natale. Si tratta di un mito comune a tantissime culture e diffuso in ogni angolo del mondo: dal Giappone all’America Latina. Secondo la tradizione, questo omone vestito di rosso e contraddistinto da una folta e bianchissima barba, ogni anno, nella notte della Vigilia di Natale, distribuisce doni ai bambini, entrando nelle case dalle canne fumarie dei camini. Come mezzo di locomozione utilizza una grossa slitta trainata dalle renne; come collaboratori ha invece dei folletti. In molti paesi è usanza diffusa, nella notte di Natale, lasciare sulla tavola una fetta di torta, un po’ di biscotti e un bicchiere di latte, come offerta a Babbo Natale. La dimora di questa leggenda è dibattuta: secondo gli americani viene dal Polo Nord; per gli europei, invece è originario della Lapponia.Passano gli anni, i secoli e le generazioni eppure i bambini si pongono sempre le stesse domande. Le quali possono essere le più disparate come: “Non so scrivere, posso dettare a te la lettera per Babbo Natale” o ancora “Ma Babbo Natale è sposato con la Befana?” e poi c'è la migliore di tutte: “A casa nostra non c'è il camino, come entra Babbo Natale?”. Di generazione in generazione le risposte però cambiano, dipende dalla fantasia di noi adulti, o meglio ancora dalla nostra capacità di sognare e far sognare. Fortunatamente Babbo Natale aiuta sempre grandi e piccini.
Non si dimentica mai di nessuno e cerca sempre di accontentarci. E' l'uomo più buono che esista, non importa se riusciamo a vederlo o meno. Non importa quanto crediamo in lui. C'è sempre qualche bimbo che ci crede talmente tanto da compensare la nostra mancanza di fede. Il nostro caro Babbo Natale insomma non è solo una celebrità è il nostro miglior sogno che di anno in anno continua ad avverarsi!
Babbo Natale è la figura mitica più popolare e diffusa tra le tradizioni natalizie: è un personaggio conosciuto, rappresentato ed impersonato in ogni angolo del mondo: dal Giappone all’America Latina. Dovunque, nel periodo di Natale, ci si può imbattere in un’immagine di questo omone vestito di rosso e contraddistinto da una folta e bianchissima barba. Secondo la tradizione folkloristica di tanti paesi, nella notte della Vigilia di Natale, Babbo Natale distribuisce doni ai bambini, entrando nelle case calandosi dalle canne fumarie dei camini. Come mezzo di “locomozione”, utilizza una grossa slitta trainata da renne, e per svolgere la propria missione conta sulla collaborazione dei folletti. Le origini e la dimora di Babbo Natale sono piuttosto dibattute: secondo gli americani, viene dal Polo Nord; i canadesi, invece, si vantano di ospitarlo nella zona settentrionale del loro paese, mentre per gli europei è originario di un villaggio della Lapponia.Ogni anno il 6 dicembre a Molfetta e a Terlizzi, in provincia di Bari, c'è una tradizione piuttosto strana. Siamo in Puglia ovviamente, ed i bambini di questi piccoli paesi ricevono una visita speciale: si dice che durante la notte, san Nicola porti doni e dolciumi a tutti i bambini buoni. In poche parole, gli abitanti di questi paesi del Salento ricevono i regali di natale anticipati.
In questa data si ricorda San Nicola da Bari, divenuto famoso, in Turchia, per le sue grandi elargizioni a favore dei poveri e, soprattutto, leggenda vuole, che un padre, non avendo i soldi per costituire la dote alle sue tre figlie e farle così sposare convenientemente, avesse deciso di mandarle a prostituirsi. Nicola, venuto a conoscenza di questa idea, fornì tre sacchetti di monete d'oro che costituirono quindi la dote delle fanciulle, salvandone la purezza.
Da questa storia ebbe origine la leggenda di Babbo Natale che ancora oggi affascina milioni di bambini ogni anno.
Se facessimo una piccola statistica dei personaggi pubblici più famosi del globo terreste, sicuramente come primo in classifica risulterebbe Babbo Natale, o Santa Claus in sassone. L'uomo dalla divisa rossa, il papà più premuroso dell'universo, colui che non si dimentica mai di nessun bambino. L'unico uomo che è stato capace di far sognare anche i più cinici quando erano bambini e che ancora oggi regna nei loro cuori.
Quante volte da piccoli abbiam cercato di restare svegli per la mezzanotte del 24 solo per poterlo vedere anche se solo di sfuggita: ma Babbo Natale ha tanti doni, tra cui quello dell'invisibilità. Santa Claus vola sui tetti insieme alle sue renne. Egli non si vede ma c'è, non è un trucco: forse somiglia più a un sogno.
Un sogno che piccoli e grandi, molto spesso non importa, rendono reale, perché con tutti i disastri che rendono grigie le nostre vite, beh, abbiam proprio bisogno di credere ancora che esista qualcuno come lui!