Quando durante il tempo natalizio viene chiesto ai bambini di realizzare un disegno raffigurante Babbo Natale, nella maggior parte dei casi questi fanno una slitta trainata dalle renne, su cui è seduto l’omone vestito di rosso dalla barba canuta, con alle spalle un sacco pieno di regali.
Le renne Babbo Natale sono il mezzo di locomozione di cui si serve questa figura per raggiungere tutte le case del mondo, ma non è sempre stato così. In epoca moderna le raffigurazioni di Santa Claus lo ritraevano sul dorso di una capra, oppure in sella ad un bellissimo cavallo bianco: per consegnare i regali si è sempre avvalso dell’aiuto dei folletti.
Dal 1823 uno scrittore statunitense scrisse una poesia dedicata a Santa Claus, dipinto per la prima volta così come lo conosciamo oggi ed accompagnato da otto renne.
I loro nomi sono: Cometa, Fulmine, Donnola, Freccia, Ballerina, Salterello, Donato e Cupido. Sono al centro di svariate rappresentazioni grafiche e letterarie e, secondo la tradizione anglosassone, la notte di Natale i bambini devono lasciare per loro una carota davanti alla porta di casa.
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