Oggi parliamo di una pianta già conosciuta ai tempi di Omero: la pianta di sedano. Ai tempi degli anticbhi greci questa pianta infatti veniva utilizzata tantissimo a scopo medicinale, cosa che forse col tempo si è un po’ ridotta anche se comunque continuiamo a servircene senza problemi. Anche se comunque adesso con il sedano cuciniamo e quando non ci cuciniamo lo utilizziamo come decorazioni utili. Esistono poi sostanziali differenze tra sedano e sedano. In cucina le varietà più utilizzate sono due: il sedano da costa e i sedano da rapa. Il sedano di costa si utilizza solo nella sua radice ed è famoso per i piccoli fogliari lunghi e carnosi. Del sedano di rapa invece, si consuma il cosiddetto ortaggio da radice. Esso si coltiva soprattutto a sud Italia, nelle zone più calde e noi mangiamo la radice di colore bianco. Molto spesso però, il sedano viene utilizzato per essere mangiato molto anche se messo per intero, per fare non solo da decorazione ma anche da piatto per alcuni portate più artistiche che prelibate. L’unica accortezza da prendere circa il sedano è la prevenzione per chi è un soggetto allergico: l’assunzione di sedano può infatti essere molto pericolosa.
Per il resto, il sedano può essere considerato tranquillamente un elemento jolly nelle nostre diete, in quanto possiamo mangiarne in quantità industriale e il nostro peso corporeo non subirebbe nessuna variazione, una delle sue particolarità infatti è proprio quella di avere pochissimi grassi, anzi forse possiamo dire che i grassi sono del tutto inesistenti: resta solo il gusto.
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