Il gran numero di varietà di radicchio che si possono trovare all’interno degli orti si caratterizzano per essere comprese all’interno del genere che prende il nome di chychorium, esattamente come capita per le insalate, per l’indivia e la scarola.
In realtà, però, possiamo trovare davvero tantissime varietà di radicchio: senza ombra di dubbio, tra quelle maggiormente diffuse e famose, non possiamo non sottolineare la presenza del radicchio di Treviso, che si caratterizza per avere una forma particolarmente allungata, con delle costolature estremamente pronunciate e delle foglie che presentano una tipica colorazione rosso cupo.
Un’altra varietà particolarmente diffusa è rappresentata dal radicchio di Castelfranco, che può contare su delle foglie dalla colorazione giallo-biancastra e tutta una serie di screziature rosse.
Un’altra varietà nota e diffusa è quella del radicchio di Verona e di Chioggia, che si riconosce per via dei cespi tondeggianti che è in grado di formare e per le sue tipiche foglie dalla colorazione rossa.
Quando si parla del radicchio, si fa riferimento ad un’insalata che cresce in cespi, con un fogliame che può variare da una colorazione rosata o gialla, ma anche rossastra, con un tipico sapore amaro.
Quando si coltiva la pianta del radicchio in pieno campo, è interessante mettere in evidenza come debba essere trattata esattamente come ogni altra insalata, visto che si potranno ottenere dei cespi dalla colorazione spesso verde, con delle screziature che possono variare tra una colorazione rosata ed una rossa.
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