Arancio degli osagi

Arancio degli osagi

L’arancia, un frutto che presenta una forma tondeggiante, è caratterizzato dal fatto di avere una buccia molto spessa, ma anche una polpa estremamente succosa, profumata e zuccherina.

La polpa dell’arancia è ricca di acido ascorbisco.

La pianta dell’arancio proviene, come tutti gli altri agrumi, dal continente asiatico e, in particolare, dalla Cina.

I Greci non conoscevano questa tipologia di frutti, mentre ai Romani era nota solamente la varietà dell’arancio amaro, anche chiamata con l’appellativo di melangola.

Il termine arancio trae la sua origine dal persiano “Ciaranù”, che in gergo significa frutto dell’elefante, da cui poi derivò la nagrunga in sanscrito e poi aranti in italiano, fino al nostro “arancio”.

L’Italia è un paese che da sempre può vantare una grandissima tradizione per quanto riguarda le esportazioni di arance, anche se si tratta di un frutto che non conobbe almeno fino al Quattrocento.

I crociati avevano, infatti, importato nel vecchio continente l’arancia agra, ma si dovrà attendere solamente Vasco de Gama, per il vero successo dell’arancio.

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