Sul nostro prato, col passare del tempo, generalmente si forma uno strato infeltrito composto da vari materiali vegetali: steli, germogli, residui del taglio dell'erba. Ove lo spessore di tale strato dovesse superare il centimetro, l’erba sottostante inizierebbe lentamente a soffocare.
Per evitare che questo accada si utilizza l’arieggiatore, un’utilissima macchina per la cura del prato.
L’arieggiatore, strumento che va usato nelle stagioni autunnale e primaverile, serve a rimuovere il muschio e i residui che si formano sull’erba; in tal modo si garantisce la permeablità del terreno necessaria per le operazioni di irrigazione e di concimazione.
Le lame di tale attrezzo ripuliscono il prato, e lasciano anche nel terreno una traccia piccola che assicurerà un migliore assorbimento dei concimi.
Possiamo suddividere gli arieggiatori in:
-Arieggiatori manuali: rastrelli dalla limitata efficacia, il cui utilizzo richiede un notevole sforzo fisico
-Arieggiatori elettrici: si utilizzano senza sforzo fisico, ma il fatto di essere alimentati tramite un cavo ne limita il raggio d’azione
-Arieggiatori a benzina: sono di gran lunga i più adatti all’utilizzo a livelli professionali
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