Con la radice della sua denominazione, gli antichi romani erano soliti fare riferimento al primo giorno del mese. La calendula infatti, durante il periodo più caldo dell'anno, fiorisce una volta al mese. Stiamo parlando di una specie vegetale appartenente alla grande famiglia delle Asteracee ed originaria della fascia mediterranea del globo. Comprende più di 20 sottospecie, tra cui le più comuni sono la calendula officinalis (o fiorrancio) e la calendola.
Se questa pianta è annoverabile tra le più conosciute in assoluto, il merito è tutto dei suoi fiori, che sono di colore arancio acceso, hanno petali lunghi, sono grandi nelle dimensioni e somigliano molto a quelli delle margherite. E' grazie ad essi che la calendula trova un impiego molto largo negli ambienti esterni, dove viene utilizzata per fini decorativi.
In ambito curativo ed erboristico, la calendula non è meno ricorrente, grazie ad ottime proprietà disinfettanti ed antinfiammatorie, che la rendono perfetta per la cura di bruciature, ustioni e infiammazioni cutanee. Inoltre, grazie a un buon potere disinfettante, questa pianta fa capolino nella lista degli eccipienti di detergenti intimi e dentifrici.
COMMENTI SULL' ARTICOLO