Tra le specie vegetali più famose incluse nella famiglia delle Oxalidacee, c'è sicuramente l’acetosella (Oxalis acetosella), nota comunemente anche come 'acetosella dei boschi' per la facilità con cui è rintracciabile in ambienti naturali come boschi e foreste. Il suo nome comune deriva direttamente dal greco, e si riferisce principalmente al sapore acidulo che hanno le sue foglie. Ricordano proprio l’aceto ed un tempo - forse ancora oggi - venivano utilizzate per condire l’insalata. Se masticate, tra l’altro, queste foglie aiutano a disinfettare il cavo orale.
Da un punto di vista strutturale ed estetico, l’acetosella presenta una forma piuttosto esile e delicata, e dei fiorellini di colore bianco e glicine. E’ leggermente pelosa e l’altezza può arrivare al massimo a 12 cm. E' in un certo senso intelligente (al pari di tante altre piante), perchè per ripararsi dal vento e dalla pioggia, questa pianta riesce a ripiegarsi su se stessa.
Sotto il profilo strettamente erboristico, bisogna sottolineare che stiamo parlando di una specie dalle innumerevoli proprietà depuranti e rinfrescanti: viene utilizzata per la cura di ascessi e dermatosi e per la preparazione di tisane decisamente benefiche. Un buon decotto a base di acetosella non deve, preferibilmente, superare i 20 g per un litro d’acqua. E’ consigliabile non assumerne più di due tazze al giorno onde evitare l'insorgenza di effetti collaterali.
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