Con la radice del suo nome attuale, gli antichi romani erano soliti fare riferimento al primo giorno del mese, dato che questa specie vegetale, durante il periodo estivo, fiorisce una volta al principio di ogni mese. La Calendula è una specie vegetale originaria del Nord Africa e dell’Asia mediorientale, che appartiene al genere delle Asteracee, comprende più di 20 sottospecie ed è comunissima nei paesi mediterranei. Tra queste, la più comune è la Calendula officinalis , o Calendola, nota anche come fiorrancio, molto ricorrente in ambito erboristico.
Per quanto riguarda la forma, questo elemento naturale presenta un fusto mai più alto di 60 cm, con foglie oblunghe di colore verde chiaro e fiori piuttosto grandi, di colore arancio e simili a quelli della margherita.
Grazie ad essi, la calendula trova un impiego molto diffuso negli ambienti esterni, dove viene utilizzata per fini prevalentemente decorativi. In ambito erboristico, invece, questa pianta si rivela molto utile nella cura di diversi problemi. Vi si ricavano estratti, pomate e oli essenziali, utili per allievare bruciori, ustioni e infiammazioni cutanee, ma anche per combattere le allergie alla polvere e agli acari.
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