Mai sentito parlare di arnica montana? Difficile, è una pianta famosa in ambito medico ed erboristico, sia per la molteplicità degli usi a cui si presta, che per l'aroma gradevole che la contraddistingue.
Appartenente alla famiglia delle Asteracee, è caratterizzata da forti doti aromatiche e da una forma biologica definita emicriptofita rosolata: vuol dire che le gemme svernano al livello del suolo e, nel periodo invernale, sono protette dalla neve. L'arnica è endemica in Europa, ma molto rara in Italia e nelle isole britanniche.
Per quanto riguarda la struttura di questa specie vegetale, è contraddistinta da un fusto piuttosto robusto ed eretto, alto dai 20 ai 60 cm. Sulla sommità ci sono dei fiorellini di colore giallo giallo scuro, larghi dai 5 ai 10 centimetri.
L’arnica viene usata molto frequentemente, sia in ambito farmaceutico, che fitoterapico: tinture ed estratti a base di arnica montana vengono consigliati contro l’alopecia e i dolori articolari. In erboristeria, invece, si ricorre alle infusioni di foglie d’arnica per alleviare i dolori muscolari o derivanti da traumi di lungo termine. Non sono applicabili direttamente sulle ferite.
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