L’Altea è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Malvacee e decisamente ricorrente in ambito medico ed erboristico. E’ conosciuta anche con altri nomi, più comuni: malvavischio, arteja, salvaja, malvone, bismalva e parmariscu.
Per la preparazione di composti curativi, vengono utilizzate radici, fiori e foglie di questa pianta, e il periodo della raccolta è quello autunnale. L’uso più comune che si fa di questa specie è la cura delle forme catarrali che affliggono le vie respiratorie: l’altea ha ottime proprietà decongestionanti, espettoranti ed emollienti, oltre ad essere un blando lassativo.
Per uso interno, si utilizzano le radici dell’altea: tisane curative prevedono il dissolvimento di 2 grammi in 100 ml di acqua e l’assunzione di non più di tre tazze al giorno. Ci si serve frequentemente dell’altea anche per la cura di infiammazioni della pelle e del cavo orale: sciacqui e gargarismi quotidiani aiutano a disinfettare il cavo orale.
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