Quando si sente parlare dell'aconitum lycoctonum, si sta facendo riferimento ad una pianta erbacea perenne la cui forma biologica è definita emicriptofita scaposa, ed appartenente alla famiglia vegetale delle Ranunculacee. Si tratta di una pianta velenosa i cui fiori sono tra le specie più tossiche della flora italiana: l'ingerimento accidentale di una o più parti di questa specie richiede l'intervento immediato di un medico.
Da un punto di vista morfologico, questa pianta si presenta con un gambo piuttosto alto, dai 4 ai 15 decimetri, e con un asse floreale eretto e in molti casi privo di foglie.
Quando ci sono, le foglie sono basali e picciolate e contraddiste da una lamina pentagonale; l'aconitum è conosciutissimo in ambito erboristico ma ancora di più nel settore farmaceutico, dove viene utilizzato per l'ottenimento di prodotti sedativi e calmanti. Contrariamente a quanto possa indurre a pensare la descrizione realizzata finora, l'aconitum viene utilizzato anche come pianta ornamentale: è tutt'altro che insolito trovarla nei giardini privati, luoghi in cui riesce a far godere la vista; si adatta senza particolari difficoltà a tutti i terreni e non richiede molta manutenzione.
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