I fiori rappresentano una delle forze economiche italiane, per questo motivo, essi sono coltivati in moltissime zone d’Italia, anche dove il clima potrebbe risultare avverso, come nella remota Prato, città famosa per la sua storia. Dopo le civiltà preistoriche, gli Etruschi abitarono la terra di Prato fino al V-IV secolo a.C. In età romana sorse il 'Pagus Cornius' nell'area del 'prato' attorno al quale, una volta caduto l'Impero Romano, sosterranno le milizie e i mercanti fino a formare un quartiere che nel secolo XI diventerà il fortilizio del Conte Alberto. Gli Alberti saranno poi, per investitura imperiale, Conti di Prato. Il vasto feudo albertino, che si estende dalla Maremma all'Appennino bolognese, viene conquistato dalla Marchesa di Canossa dopo un feroce assedio.
Divenuta un Libero Comune, Prato sconfigge Pistoia alla fine del XII secolo. Arti e mestieri fioriscono e si organizzano militarmente in una Società del Popolo. La Società pesa a favore dei Guelfi riuniti a Prato nella Lega dei Comuni Toscani. Dominata dagli Angioini prima, dai Guazzalotti poi, la città, stremata da un'epidemia di peste, si arrende nel 1350 ai fiorentini che l'assediano.
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