I fiori rappresentano una delle forze economiche dell’Italia, per questo motivo troviamo coltivazioni di ogni genere di fiori in moltissime zone della penisola italiana. Cosi possiamo vedere grandi campi di coltivazione anche in città come Prato, famosa per la sua storia ma con il clima avverso ai fiori. I longobardi e i Bizantini occuparono la città nell'Alto Medioevo. Successivamente si hanno notizie di due villaggi distinti di Borgo al Cornio corrispondenti a quattro strade incrociate scacchiera poco più a sud dell’attuale Piazza del Duomo e di Castrum Prati nella zona della chiesa Santa Maria un castello vicino al Castello dell’Imperatore. Nell'XI secolo i borghi si fusero e gli Alberti, i signori di Castrum Prati, ottennero l’investitura imperiale di “Conti di Prato”. Nello stesso periodo grazie alla pescaia del Cavalciotto (nella zona di Santa Lucia, tuttora esistente) veniva incanalate in una fitta rete di gore il fiume Bisenzio che servivano a far girare le gualchiere, cioè gli opifici tessili.
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