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Originaria dell'America settentrionale e delle zone più umide dell'America Latina, la Valeriana comune è la più famosa delle 150 specie che compongono la famiglia delle Valerianacee. Viene utilizzata per fini curativi fin dall'antichità: greci e romani se ne servivano soprattutto per la cura della gotta e dei dolori ai fianchi, mentre per la scoperta delle sue proprietà calmanti bisognerà aspettare il XIX secolo, quando lo scienziato Christoph Hufeland provò le capacità neurotoniche e ipnoinducenti della Valeriana, uno dei migliori calmanti naturali (se non il migliore in assoluto). Contrariamente a quanto si possa pensare, questa pianta può essere usata anche diversamente: per esempio, risulta un ottimo deterrente per smettere di fumare, in quanto lascia un sapore bruttissimo in bocca ai consumatori abituali di tabacco. Ha un bell'aroma, che piace particolarmente ai gatti, ma onde evitare l'insorgenza di effetti collaterali, è meglio non far durare terapie a base di valeriana più di 4 settimane. Al potere sedativo e calmante, infine, la valeriana aggiunge la capacità di migliorare la concentrazione e l'efficacia delle reazioni psichiche e motorie.

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