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Contrariamente a quanto si possa pensare, la Valeriana non è utilizzabile soltanto nell'ambito in cui è maggiormente famosa, ovvero come tranquillante. Stiamo parlando di una delle specie vegetali conosciute e usate in ambito curativo da più tempo. I primi a godere dei suoi benefici furono i greci e i romani, che la assumevano anche per curare la gotta e i dolori lancinanti ai fianchi. Le proprietà calmanti e neurotoniche della Valeriana sono note soltanto da 200 anni, grazie allo scienziato Christoph Hufeland, il primo a rendersi conto del potere calmante di questa specie vegetale, estremamente comune dalle nostre parti. Un'altra cosa da sottolineare è che questa pianta erbacea perenne, angiosperma, ed appartenente alla famiglia delle Valerianacee, è presente in natura sottoforma di ben 150 specie, la più conosciuta delle quali è sicuramente la Valeriana comune. E' indicata come ipnoinducente e adatta alla cura di stati d'ansia, nervosismo, cefalee, crisi isteriche e palpitazioni; le terapie a base di valeriana non devono mai durare più di 3-4 settimane.
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