I suoi utilizzi in ambito curativo sono talmente numerosi da aver dato luogo ad una terapia vera e propria, nota come 'tarassacoterapia'. Malgrado questa specie vegetale, angiosperma ed appartenente alla famiglia vegetale delle Asteracee, sia estremamente ricorrente in ambito culinario, è conosciuta soprattutto perchè utile in fitoterapia.
Da un punto di vista morfologico, c'è da dire che il tarassaco è una pianta provvista di fusto robusto e fittonante, con radice scura all'esterno e chiarissima all'interno, da dove produce addirittura il lattice. Le foglie del tarassaco partono sempre dalla radice e sono grandi nelle dimensioni, lanceolate e caratterizzate da un margine dentato. Vengono raccolte generalmente nel periodo che va da aprile ad ottobre, e preferibilmente consumate fresche. Per quanto concerne i fiori di tarassaco, sono di colore giallo vivo, disposti in capolini apicali e caratterizzati da uno stelo lungo quasi 40 centimetri. In erboristeria, il tarassaco è classificabile come antidispeptico, colagogo, diuretico, tonico, stomachico e depurativo, e assunto soprattutto sottoforma di infuso e decotto.
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