Malgrado il nome lasci intendere l’esatto contrario, i chiodi di garofano non hanno assolutamente nulla a che vedere con la pianta del garofano: sono semplicemente i boccioli florali di un albero altro dai 10 ai 15 m che cresce spontaneamente in Asia e nei Caraibi, conosciuta come Eugenia Caryophyllata.
Questa spezia presenta una forma caratterizzata da una chioma rotondeggiante e da foglie ovato-lanceolate ricche di un utilissimo olio essenziale. Figurano tra i prodotti più ricorrenti in cosmetica, ma soprattutto in cucina. Vantano ottime proprietà antiossidanti: è per questo che da qualche anno si usano per la conservazione dei cibi.
Li troviamo nella realizzazione di biscotti, creme, farciture, pandolci, panpepati e liquori aromatici, ma anche piatti salati a base di selvaggina e arrosti. Vi si possono preparare tisane e infusi, oppure soluzioni per deodorare l’ambiente. I chiodi di garofano sono anche un buon anestetico locale: in medicina vengono utilizzati per la produzione di disinfettanti orali.
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