Quando si parla di liquirizia si pensa immediatamente alle decine di prodotti dal consumo immediato in cui da decenni viene trasformato questo elemento naturale. Tuttavia, non tutti sanno che esso presenta ben 18 specie diffuse in tutto il mondo, e che quella più comune ed utilizzata è nota come Glycyrrhizina glabra, e cresce spontaneamente nel mediterraneo e in Asia meridionale.
Questa pianta erbacea perenne appartiene al genere delle Leguminose, e il suo rizoma sviluppa stoloni e radici che possono arrivare a misurare anche 3 o 4 metri di altezza: vengono raccolte ed essiccate nella stagione autunnale, e trasformate in tanti prodotti, di cui alcuni anche molto comuni.
Per quanto riguarda le proprietà benefiche di questa pianta, fu Ippocrate il primo a consigliarne il consumo contro la tosse. Secondo la tradizione popolare, la liquirizia ha ottime capacità digestive, decongestionanti ed antibatteriche. Di sicuro, le foglie, dal potere cicatrizzante, vengono usate anche fresche.
Ma attenzione agli effetti collaterali: consumare più di mezzo grammo al giorno di Glicirrizina (il principio attivo fondamentale) può causare l’aumento della pressione e della ritenzione idrica.
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