Chi parla di liquirizia può fare riferimento a due cose differenti: alla pianta vera e propria oppure all'estratto di liquirizia, non meno conosciuto ed utilizzato. Non esiste una, bensì 18 specie di liquirizia, e quella più comune è denominata scientificamente con il termine 'Glychirriza glabra' e appartiene alla famiglia vegetale delle Leguminose.
Il suo rizoma dà vita a radici e stoloni che raggiungono un'altezza massima di quattro metri e, una volta essicati, vengono utilizzati per dare vita a decine di prodotti erboristici, alimentari e dolciari.
Sebbene stiamo parlando di un prodotto di uso molto comune, in ambito alimentare, esso presenta anche notevolissime proprietà benefiche. Il primo a consigliarlo fu nientemeno che Ippocrate, a causa delle sue numerose proprietà benefiche: la liquirizia è infatti un ottimo digestivo, ma anche un buon tonico, diuretico e rinfrescante. In caso di tosse e raffreddore, può essere usato come espettorante. Tuttavia, non bisogna trascurare gli effetti collaterali: l'uso eccessivo di liquirizia può causare l'innalzamento della pressione e l'aumento della ritenzione idrica.
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