Non tutti lo sanno, ma quando si utilizza il termine ginko in realtà ci si sta riferendo volgarmente all’albero del Ginkgo biloba, fossile vivente originario della Cina e risalente a 250 milioni di anni fa. Questa pianta vanta un record particolare: è la prima ad essere compars sulla terra, oltre che una delle più longeve. Si tratta dell’unica specie vegetale sopravvissuta tra quelle che appartenevano alla famiglia della Ginkogacee. Non stupisca, insomma, se in Giappone e in altri paesi orientali è considerato 'albero sacro', e se molti ordini religiosi utilizzano le sue componenti per ornare i luoghi sacri.
Il ginko presenta una struttura arborea decisamente imponente: può arrivare a misurare anche 40 metri di altezza, e la chioma può raggiungere i 9 metri di diametro. Le foglie sono decidue e misurano dai 5 agli 8 cm di ampiezza; sono generalmente di colore verde chiaro ma in autunno diventano gialle ed assumono la forma di un ventaglio.
Il ginko è un ingrediente molto comune nella cucina cinese, mentre in Europa viene utilizzato prevalentemente per la composizione di creme e cosmetici: aiuta a ripristinare l’equilibrio lipidico delle pelli secche e sciupate e a combattere i radicali liberi.
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