Non tutti lo sanno, ma quando si utilizza il termine ginko ci si riferisce volgarmente all’albero di Ginkgo biloba, un fossile vivente originario della Cina ed unico sopravvissuto della famiglia delle Ginkgoacee.
Questa pianta affonda le sue radici nella notte dei tempi, in quanto è annoverabile tra le specie vegetali più antiche in assoluto: secondo molti studiosi è comparsa sulla terra non meno di 200 milioni di anni fa.
Per di più, oltre ad essere considerato da molti l'albero più antico sulla terra, il ginko è anche tra i più longevi, può infatti vivere fino a 1000 anni. Niente di strano, dunque, se in Giappone ed altri paesi orientali è considerato un albero sacro. Non a caso, poi, fin dai secoli antichi i monaci si sono serviti delle foglie e dei fiori di questa specie per ornare i loro luoghi di culto.
Il ginko trova un impiego molto frequente, in Cina, soprattutto in ambito culinario. In Europa sono molto diffuse le creme ed i cosmetici a base di ginko biloba, che aiutano a ripristinare l’equilibrio lipidico delle pelli secche e sciupate. Le foglie di questa pianta sono capaci di una discreta opposizione ai radicali liberi e rallentano i fenomeni di ossidazione.
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