Contrariamente a quanto si possa pensare, quando si utilizza il termine ginko lo si fa per rivolgersi volgarmente all’albero del Ginkgo biloba, fossile vivente originario della Cina annoverabile tra gli elementi naturali più antichi in assoluto. Anzi, secondo molti studiosi il ginko è addirittura la prima specie comparsa sulla terra. Si tratta dell’unica specie vegetale sopravvissuta tra quelle che appartenevano alla famiglia della Ginkogacee. E’ una pianta gimnosperme e le strutture a forma di albicocca prodotte dagli esemplari femminili non sono frutti, ma semi coperti da un involucro carnoso.
Il ginko presenta una struttura arborea decisamente imponente: può arrivare a misurare anche 40 metri di altezza, e la chioma può raggiungere i 9 metri di diametro. Oltre ad essere antichissimo, il ginko è anche un albero molto longevo, che può arrivare a vivere anche 1000 anni; non sorprenda, insomma, se il Giappone e in altri paesi orientali questa pianta è considerata sacra, e se molti ordini religiosi orientali la utilizzano per ornare i loro luoghi di culto.
Il ginko è un ingrediente molto comune nella cucina cinese, mentre in Europa viene utilizzato prevalentemente per la composizione di creme e cosmetici.
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