Il termine ginko viene utilizzato per riferirsi volgarmente all’albero Gingko biloba, fossile vivente originario della Cina e le cui origini risalgono addirittura a 250 milioni di anni fa. Si tratta di una specie molto particolare, l’unica sopravvissuta nella famiglia delle Ginkogacee. Appartiene al genere delle Gimnosperme e le strutture a forma di albicocca prodotte dagli esemplari femminili non sono frutti, ma semi coperti da un involucro carnoso.
Il ginko presenta una struttura arborea molto imponente: può arrivare anche a 40 metri di altezza e la chioma tocca spesso il diametro di 9 metri. Presenta foglie decide oscillanti dai 5 agli 8 cm di grandezza, che generalmente sono di colore verde chiaro, ma in autunno diventano gialle ed assumono la forma di un ventaglio.
Il ginko è un ingrediente molto comune nella cucina cinese, ma in Europa viene utilizzato soprattutto in cosmesi, in quanto aiuta a ripristinare l’equilibrio lipidico delle pelli secche e sciupate, e riesce ad opporsi ai radicali liberi.
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