Per quanto riguarda le piante di pesco, è importante mettere in evidenza come ci siano ben tre forme di allevamento tra cui scegliere.
La prima forma di allevamento è senz’altro quella che viene definita a fuso: per poter realizzare un fuso, la prima cosa da fare non potrà che essere quella di piantare un pollone, che dovrà subire un taglio ad un’altezza dal terreno pari a circa cinquanta centimetri.
Nel corso della stagione primaverile, è importante mettere in evidenza le piante di pesco emettono un gran numero di rametti che si dovranno necessariamente ridurre tramite delle potature a verde, cercando di conservare i rami più robusti che dovrebbero crescere nel modo più equilibrato possibile.
Nel corso del secondo anno, inoltre, sarà necessario provvedere ad effettuare un intervento sulle branche laterali, che dovranno essere spuntate: è fondamentale sottolineare come il taglio che era stato praticato proprio al di sopra di una gemma esterna, in maniera tale da fare in modo che la chioma si apra perfettamente.
Un’altra forma di allevamento particolarmente diffusa è quella a palmetta: in questo caso, il pollone dovrebbe essere sempre tagliato ad un’altezza pari a circa settanta centimetri dal terreno. Nel corso della fase di vegetazione, sarà decisamente importante prestare la massima attenzione alla conservazione di almeno un ramo verticale in relazione alla freccia e due rami laterali per le branche.
La pianta del pesco ama svilupparsi all’interno di zone tipicamente con un clima mite ed una posizione soleggiata e luminosa.
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