L’albero di pesco, conosciuto dagli esperti con il nome di “Prunus Persica” è un albero molto diffuso in Italia, molto apprezzato sia per i succulenti frutti che per l’ottimo profumo emanato dai fiori rosati.
Molti ignorano che una probabile origine del pesco può essere considerata l’affascinante landa cinese, nella quale il pesco viene venerato come albero simboleggiante l’immortalità dell’anima. Non di meno anche nella sfera occidentale il pesco ha un qualche credito agli occhi dei molti, visto che è sinonimo di pelle vellutata e candida.
Molto affascinate è la fioritura di questi alberi che sono sintomo dell’arrivo della primavera, con quei colori tendenti al rosa pallido o a un bianco rosato. Ci sono bellissimi appezzamenti di terra nel centro-nord dell’Italia dove per kilometri e kilometri si possono vedere immense distese di pescghi in fiore durante i mesi di Maggio e Giugno.
In Italia la coltivazione del pesco è diffusa un po’ su tutta la nostra amata penisola, ma fiore all’occhiello di questa particolare coltivazione fruttifera và riservata ai peschi coltivati in Emilia Romagna. Molto famose sono le pesche e le nettarine di Romagna.
L’Italia grazie alle coltivazioni romagnole, campane e venete raggiunge i primi posti in Europa per l’esportazione dei suddetti frutti in tutto il mondo, assieme alla Spagna e alla Grecia.
Tra i vari frutteti italiani di certo non manca la possibilità di scegliere la pesca che più ci piace, potendo optare tra le pesche classiche, le nettarine, le pesche-noci e tante altre varietà…
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