La vite è una di quelle piante che venivano coltivate già tantissimi secoli fa, visto che l’uomo ne ha sempre fatto uso e ci sono testimonianze che sono giunte fino a noi addirittura tramite la Bibbia, senza dimenticare tutta una serie di ritrovamenti archeologici che hanno permesso di capire come questa pianta venisse coltivata già nel periodo neolitico.
Non dobbiamo dimenticare come la principale caratteristica della vite è certamente quella di essere un arbusto rampicante, che proviene tipicamente dalla parte mediorientale del continente asiatico e che si caratterizza per aver raggiunto ormai una diffusione mondiale.
La vite si caratterizza per essere una di quelle piante che, per uno sviluppo ottimale, necessitano assolutamente di essere coltivate in zone particolarmente soleggiate. Ad ogni modo, è importante mettere in evidenza come queste piante abbiano la capacità di crescere senza problemi anche all’interno di terreni decisamente sassosi e con una ridotta presenza di sostanze nutritive, a patto ovviamente che il terreno risulti essere ben drenato, in modo tale da evitare la formazione di pericolosi ristagni idrici, che potrebbero portare al danneggiamento di numerose parti della pianta stessa.
La pianta della vite, di conseguenza, viene profondamente turbata nel suo sviluppo quando deve affrontare i temibili marciumi radicali, visto che vanno ad incidere negativamente anche sul vino che viene successivamente prodotto tramite l’uva raccolta, come sostengono anche gli enologi a gran forza.
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