La fragola è una pianta erbacea europea che già da molti secoli è stata mutata per la coltivazione da frutto in una piantina di poco più di 20 cm di altezza. Le fragole di bosco invece si sviluppano o su arbusti nani con andamento cespuglioso e fusti teneri o come piante erbacee.
Ricollegandoci alla più coltivata per la produzione dei frutti che tutti degustiamo, la fragola ha visto dal seicento in poi la trasformazione antropologica del suo fusto in un rizoma, un fusto molto tenero e corto. In pratica è una vera e propria pianta erbacea.
Quelle commestibili, sia di bosco selvatiche che ibridi allevati appositamente, fioriscono in primavera ed estate, sviluppando graziosi e piccoli fiori gialli con cinque petali bianchi che svilupperanno poi i gustosi frutti rossi a fine estate. Il suo utilizzo è sfruttato intensivamente dall'industria agroalimentare sia per la frutta da tavola che nella preparazione dei liquori, oltre che in campo erboristico.
La fragola non teme il freddo, se non quello prolungato, e predilige le zone d'ombra con costanti e regolari innaffiature soprattutto in caso di siccità. I climi ideali sono quelli freschi e mediamente piovosi, ma riesce a sopportare decentemente anche il caldo e brevi periodi di siccità, ma con problemi per la stagione successiva.
Il terreno deve essere quello tipico del sottobosco, con umidità media e consistenza morbida, sufficientemente fresco e ricco. Se coltivata domesticamente il terreno deve essere annualmente concimato con sostanze minerali e letame maturo. Sono facilmente coltivabili in vaso.
Le fragole sono piante robustissime che non temono malattie o parassiti, ma subiscono numerosi attacchi da uccelli e lumache per la bontà dei loro frutti.
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