Oltre a essere decantato in tutte le salse per la bellezza dei suoi rami e dei suoi fiori, il pesco è famoso a livello internazionale per dare alla luce dei frutti che sono bellissimi e tutti da gustare. Quando si parla del pesco, infatti, si ha a che fare con un albero che partorisce dei frutti buonissimi, che contribuiscono a fare dell’estate un periodo dell’anno fresco e saporito. Tuttavia, le distinzioni che valgono per i frutti valgono anche per l’albero. E’ infatti impossibile parlare di un solo tipo di pesco, ma ce ne sono diversi, e tutti bellissimi.
Infatti, come in natura è possibile parlare di diverse varietà di pesca: dalla pesca-noce alla pesca gialla, passando per quella bianca e per la varietà percoca, tipica del meridione d’Italia, lo stesso discorso possiamo farlo per il pesco, un albero che in primavera ha il potere di allietare le nostre giornate e regalarci un colpo d’occhio spettacolare. Quando si parla del pesco, si ha a che fare con un albero originario della Cina o dell’Indocina, e arrivato in Italia a fine Ottocento.
Chi ha portato il pesco in Europa? Le fonti più accreditate dicono sia opera di Carlo Magno: di sicuro oggi il continente europeo e quello americano detengono il primato della vendita e del consumo di pesche. In assoluto, gli Stati Uniti sono la nazione dove c’è la maggiore concentrazione di alberi di pesco. L’Europa segue a ruota con Spagna, Grecia, Francia, Portogallo e Italia, paesi che regalano grandi soddisfazioni sotto questo punto di vista.
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