La vite è una pianta arborea rampicante diffusissima a tutte le latitudini per la produzione vinicola e alimentare. Nonostante tutte le specie presenti, quella principalmente coltivata è la
vitis vinifera per la produzione del vino, a cui appartengono poi numerose sottospecie utilizzate invece per la produzione di uva da tavola. Nelle varietà della vitis vinifera utilizzate per il vino, i frutti generalmente non sono mangiabili in quanto contengono un'elevata acidità utile per la produzione di vino, mentre in quelle utilizzate per scopi alimentari questa acidità è molto attenuata in favore della dolcezza.
I principi generali di coltivazione sono comunque fondamentalmente gli stessi, e quindi ci riferiremo alla coltivazione della vite in generale.
La vite è una pianta molto robusta che resiste bene, nelle sue molte varietà, sia al caldo che al freddo. Per questo prima di piantarla è necessario accertarsi che la varietà corrisponda alle giuste condizioni climatiche della vostra zona. Inutile piantare ad esempio del Pinot al sud cosi come del Negroamaro al nord.
La vita si adatta benissimo a tutti i tipi di suolo, anche se cambia gli aromi a seconda delle conformazioni geologiche del terreno. Il terreno deve essere più ricco di azoto durante la ripresa vegetativa in primavera e più ricco in potassio nel periodo autunnale, quando la pianta costituisce le sue riserve per il riposo invernale in cui rimane inattiva.
Generalmente non ha bisogno di irrigazione, accontentandosi delle piogge estive, ma ha bisogno di cimature in primavera per sfoltire il fogliame in basso, quello che riceve poca luce e quindi non partecipa che in bassissime percentuali ai processi di fotosintesi e di produzione degli zuccheri.
La fioritura avviene, a seconda delle varietà, in primavera, mentre la fruttificazione a fine estate. Per la produzione alimentare o vinifera, essendo molto produttiva, necessita di potature per concentrare gli zuccheri.
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